Rishi Sunak ha avanzato dubbi sull’effettiva possibilità che si possa concludere nel 2030 lo stop ai motori termici, diesel e benzina per iniziare ufficialmente l’era verde delle auto elettriche. Questo perchè il primo ministro britannico ha dichiarato che il cambiamento dovrà avvenire in modo graduale e senza avere un impatto negativo sulla vita e sui costi da sostenere per i cittadini. Il quotidiano Daily Mail ha pubblicato un articolo, nel quale vengono citate fonti governative che avrebbero confermato che Sunak potrebbe quindi essere pronto a rivedere le scadenze, garantendo più tempo per il limite, soprattutto perchè si sta valutando attentamente quale potrebbe essere il migliore approccio, possibilmente più proporzionale e pragmatico possibile.



La preoccupazione avanzata da molti infatti è proprio quella di una politica green che potrebbe risultare eccessivamente costosa  e che graverebbe sul bilancio delle famiglie in modo troppo brusco, proprio perchè in netto anticipo e accelerata rispetto a quella di molti altri paesi dell’Unione Europea. Tuttavia Sunak non ha ancora risposto alle domande della stampa che chiedevano conferme ufficiali sulla questione,  ed altri membri del partito conservatore hanno preferito affermare che “Non è prevista alcuna revisione, ma se dovesse essere necessario si potrebbe valutare un’apertura al cambiamento“.



Rishi Sunak è pronto a rivedere lo stop a diesel e benzina nel 2030, “Valuteremo impatto economico”

Rishi Sunak ha recentemente ribadito l’importanza della transizione energetica e dello stop alle auto a diesel e benzina, un obiettivo che la Gran Bretagna si pone in anticipo rispetto ad altre nazioni e che si impegna a rispettare. Nella stessa occasione il primo ministro ha però anche affermato che saranno valutati attentamente tutti i problemi connessi al cambiamento che potrebbero risultare anche eccessivi per le famiglie.

Di fatto quindi ammettendo che potrebbe essere pronto ad una revisione del progetto che però al momento non è necessaria, come sottolineato da molti altri politici. La discussione resta comunque accesa, il leader dell’opposizione laburista Sir Keir Stammer ha avanzato alcune accuse al governo, colpevole di non considerare abbastanza il meccanismo dei costi di tutta l’operazione “green”, valutata da molti esperti come rischiosa e poco vantaggiosa perchè progettata in modo troppo “brutale e frettoloso“.