Le due ragazze di Sassari protagoniste di una rissa con il tirapugni stanno vivendo ore complicate. Lo si legge in una nota diffusa dall’agenzia di stampa nazionale ANSA, secondo cui la squadra mobile della Questura di Sassari, su disposizione del Giudice del Tribunale per i minorenni di Sassari, ha eseguito la misura cautelare del collocamento in comunità (con divieto anche di utilizzo dei telefonini, ndr) nei confronti delle due minorenni coinvolte nello scontro avvenuto lo scorso 24 gennaio in via Cedrino, di fronte all’istituto alberghiero della città sarda.



Più dettagliatamente, le ragazzine “erano state denunciate assieme ad altre due giovani per quell’episodio e altri simili, risalenti alle ore immediatamente precedenti a quella rissa che aveva fatto il giro della città e non solo, ripresa da numerosi testimoni e rilanciata sulle chat di WhatsApp”.

RISSA TRA RAGAZZE CON IL TIRAPUGNI A SASSARI: IL GIUDICE DECIDE DI TOGLIERLE AI GENITORI

Eh sì, perché purtroppo esistono anche i video della rissa di Sassari, e il contenuto non soltanto visivo, ma anche audio, è davvero raccapricciante. Si sentono, infatti, grida di incitamento di questo tipo: “Pestala Claudia, pestala!” e, ancora, “sangueee…”. Le riprese sono state realizzate da alcuni ragazzi, che hanno addirittura condiviso il tutto in diretta sui social media, mentre le due si picchiavano senza soluzione di continuità. Ad aggravare la situazione, il fatto che la più grande delle due minorenni, 16 anni, si era recata a scuola portando con sé nello zaino un tirapugni, a dimostrazione di come si possa essere evidentemente trattato di un atto premeditato.



L’ANSA segnala ancora che “le indagini partite subito dopo l’intervento della squadra Volante avevano permesso di accertare che in quegli scontri a più riprese erano stati usati un manganello metallico, una pietra, un martello e un tirapugni. Qualche ora dopo le quattro ragazze sono state denunciate per rissa, mentre le due minorenni sono state denunciate anche per porto abusivo di armi”.

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