RISTRUTTURAZIONI, QUANDO SEGNALARE LA VARIAZIONE?

Mentre l’esecutivo apre alla revisione delle rendite catastali per chi si è avvalso del Superbonus, va segnalato che non è una novità l‘obbligo di richiesta della variazione dopo i lavori di ristrutturazione, perché ciò è previsto sin da quando è nato il Catasto. Con l’aiuto di un professionista, va presentata la domanda entro un mese dal momento in cui vengono conclusi i lavori. Ma è bene fare chiarezza sul tipo di lavori per i quali c’è questo obbligo, visto che non vale per tutti.



In linea generale, scatta quando si effettuano dei lavori che modificano la pianta dell’immobile in questione. Comunque, in un allegato della circolare redatta dall’agenzia del Territorio, prima che venisse accorpata da quella delle Entrate, elenca i casi: il primo riguarda le costruzioni di nuove proprietà immobiliari fuori terra e interrate. Ma bisogna comunicare la variazione anche se vengono allargate le unità, modificando la sagoma esterna dell’edificio o la costruzione interrata.



Ciò vale anche quando cambia la superficie delle unità, anche solo per manutenzione straordinaria e se non cambia la sagoma esterna, con la fusione di almeno due unità, modificando il perimetro di due unità vicine, allargano la superficie di una unità con la creazione di solai o soppalchi. L’obbligo di comunicazione della variazione sopraggiunge quando cambiano internamente le unità, ad esempio modificando il numero dei vani, così come quando viene modificata la destinazione d’uso delle unità. Sono tenuti a riportare la variazione anche coloro che effettuano interventi di riqualificazione.



RISTRUTTURAZIONI, COSA CAMBIA CON IL SUPERBONUS

Invece, se gli interventi effettuati non causano una variazione della pianta, allora generalmente non bisogna effettuare la comunicazione, con un’eccezione, cioè se l’importo dei lavori comporta un aumento di almeno il 15% della rendita catastale.

Per quanto riguarda il Superbonus, in generale non causano variazioni per quanto riguarda la pianta, ma con l’ultima finanziaria è stato introdotto l’obbligo per chi ha usufruito del bonus, peraltro il rischio che cresca la rendita di quella percentuale sopracitata è alto.

Lo evidenzia il Corriere, segnalando quanto sia ingarbugliato il meccanismo di quel calcolo. A tal proposito, nei prossimi mesi l’Agenzia delle Entrate manderà lettere di compliance ai contribuenti che non hanno depositato la domanda di variazione, affinché regolarizzino la loro posizione.