Con un’affluenza record, il Cile ha consegnato i risultati ufficiali delle Elezioni Presidenziali 2021 giunti al ballottaggio dopo il primo turno dello scorso 21 novembre: Gabriel Boric è stato eletto nuovo Presidente cileno, il suo partito AD ha battuto il FCS (Frente Social Cristiano, Partito Repubblicano) di Antonio Kast. Il 35enne ‘millenial’ leader della sinistra ha ottenuto il 55,86% delle preferenze in un voto che ha catalizzato l’attenzione dell’oltre 50% di cileni aventi diritto di voto: il leader ultraconservatore ha invece preso solo il 44,14%, sconfessando quanti alla vigilia davano una lotta fino all’ultimo voto per la guida del Cile.
Boric entrerà in carica ufficialmente l’11 marzo 2022, ma già il primo discorso è stato tutto improntato al “ritorno della democrazia sociale” dopo i tempi di Salvator Allende: «Vayan a sus casas con la alegría sana de la limpia victoria alcanzada», ovvero «Tornate a casa con la sana gioia della netta vittoria ottenuta», tratto dallo storico discorso fatto da Allende nella notte del 4 settembre 1970. «Sarò il presidente del Cile di tutti i cileni e non governerò solo tra quattro mura. È cominciata una stagione di cambiamenti e di giustizia sociale», ha detto ancora Boric nel suo discorso della vittoria dopo la telefonata con il Presidente uscente Sebastián Pinera.
TRIONFA LA SINISTRA IN CILE: KAST KO
Con 8 milioni di voti e un’affluenza oltre il 50%, il Cile si è riversato ai seggi per consegnare u nuovo Presidente dopo il caos politico degli ultimi tempi: la coalizione “Apruebo Dignidad” (AD) di Gabriel Boric ha convinto il popolo, consegnando ad un 36enne la guida del popoloso Paese sudamericano. Sconfitto Kast, dipinto per l’intera campagna elettorale come la “minaccia fascista”, una sorta di nuovo Pinochet: sconfitto nelle aree più “anti-politiche” del Paese, il leader del “Frente social cristiano” è stato il primo a telefonare a Boric e dichiarando «da oggi lei è il presidente eletto del Cile e merita tutto il nostro rispetto». Pinera ha poi commentato i risultati del ballottaggio spiegando alla stampa che il passaggio di consegne avverrà regolarmente e senza problemi, auspicando che «sappia governare con saggezza, prudenza, forza e moderazione» e abbia a cura «la democrazia». Al grido di “El pueblo unido jamàs sera vencido”, lo storico motto della sinistra sudamericana, molti giovani cileni si sono riversati nelle piazze per salutare la venuta al potere dell’ex leader dei centri sociali oggi impegnato a rinnovare la sinistra cilena con meno impronte di “chavismo” (da Chavez, presidente-dittatore del Venezuela) e più lotta all’ultraliberismo del Governo uscente di Centrodestra. Il programma di Boric punta al welfare state sviluppato, le tasse contro i “super ricchi” e la «lotta all’ineguaglianza sociale».