RISULTATI EGITTO SENZA SORPRESE: AL SISI RIELETTO PRESIDENTE FINO AL 2030
Senza alcuna sorpresa, i risultati delle Elezioni Presidenziali Egitto 2023 vedono un unico solo trionfatore, il Presidente Abdel Fattah Al-Sisi: ora è ufficiale, è stato rieletto per un terzo mandato con l’89,6% delle preferenze totali e rimarrà in carica così fino al 2030. I risultati definitivi delle elezioni presidenziali, svoltesi dal 10 al 12 dicembre scorso, non vedono grandi novità nei dati presentati in conferenza stampa dal presidente dell’Autorità elettorale egiziana, Hazem Badawi: 39 milioni di egiziani hanno votato per Al Sisi, registrando un’affluenza record per le Presidenziali egiziane, un 66,8% che è il risultato massimo storico mai raggiunto.
Sebbene perda terreno rispetto alle precedenti Elezioni, Al Sisi in piena crisi economica riesce a convincere l’86% degli elettori, i quali non avevano va detto grandi alternative “note” al pubblico in Egitto: al secondo posto Hazem Omar, leader del partito popolare repubblicano, ha preso solo il 4,5% mentre Farid Zahran (Partito socialdemocratico egiziano) al 4% e Abdel-Sanan Yamama (Al-Wafd) al 2% hanno raccolto solo “briciole”. Al Sisi stravince tutto venendo rieletto per il suo terzo mandato da Presidente dopo aver ereditato il ruolo di leader egiziano a seguito del colpo di Stato contro il Presidente Morsi nel 2013.
“UN MESSAGGIO AL MONDO INTERO”: COSA HA DETTO AL SISI NEI GIORNI CALDI DEI NEGOZIATI CON IL MEDIO ORIENTE
«Continuiamo a costruire la nuova Repubblica egiziana di fronte alle grandi sfide democratiche che il Paese sta affrontando»: lo ha detto il presidente Abdel Fattah al-Sisi commentando i risultati delle Elezioni Egitto 2023 che lo hanno visto stravincere contro un’opposizione mai del tutto neanche vicina alla contesa. Ringraziando l’elettorato egiziano che si è riversato in massa alle urne (ben 44,7 milioni su 67 milioni di avendo diritto al voto), il Presidente rieletto Al Sisi nel suo discorso alla tv nazionale ha spiegato «L’eroe di queste sfide è il grande cittadino egiziano che si è opposto al terrorismo e alla sua violenza, sostenendo la riforma economica e le sue conseguenze».
Nelle scorse ore emissari dell’Egitto hanno continuato a dialogare con le altre forze in Medio Oriente per provare a trovare una nuova tregua in Palestina dopo l’inizio della guerra Israele-Hamas ben più di due mesi fa: «La guerra in corso alle nostre frontiere orientali, che richiede di mobilitare tutti i nostri sforzi per prevenirne il proseguimento, rappresenta una minaccia per la sicurezza nazionale dell’Egitto e in generale per la causa palestinese», ha aggiunto il Presidente con la percentuale di voto «più alta della storia dell’Egitto». Per Al Sisi, il voto degli egiziani a queste Elezioni Presidenziali «è stato un messaggio al mondo intero che esprime il loro rifiuto di questa guerra disumana e non solo la scelta del loro presidente in una prospettiva di progresso nella civiltà». Inflazione al 40%, deprezzamento della lira sterlina, crisi internazionali e instabilità economica: nulla ha fermato Al Sisi dal confermarsi alla guida del Cairo, resta da capire ora con quali ricette proverà a rimodulare la crisi di uno degli Stati cruciali per la stabilità del Nord Africa e del Medio Oriente