«Nelle altre regioni dove si andrà a votare vogliamo alleanze più larghe possibili, lo dico alle forze di maggioranza, ma anche ai sindaci e ai movimenti civici. Si parta subito regione per regione per tornare a vincere nelle sfide che avremo a breve», ha spiegato il segretario Pd Nicola Zingaretti intervenendo al Nazareno nella prima conferenza stampa “solitaria” dopo i risultati ufficiali delle Elezioni Regionali 2020. Mentre sono formati ufficialmente i due nuovi Consigli Regionali in Emilia Romagna e Calabria, non si placa la polemica sul Governo e sui possibili nuovi rapporti di forza interni alla maggioranza dopo il tracollo del M5s e la vittoria del Pd con Bonaccini: lo stesso Governatore dem ha ribadito come il voto disgiunto sia stato decisivo per la conquista della riconferma nelle Regionali 2020 alla guida della Regione emiliana, «Ho la certezza di aver preso voti in uscita dal M5s e dalla destra grazie al voto disgiunto». Nel frattempo Zingaretti torna ancora a ringraziare le Sardine per la seconda volta in poche ore, facendo intuire dove voglia “allargare” le alleanze per le prossime Elezioni di Primavera: «una sana scossa democratica che ha convinto tanti a uscire di casa e andare a votare. E’ una grande energia democratica per il Paese, una nuova generazione italiana ci ha di nuovo sorpreso, pareva che l’Italia andasse in un’altra direzione». A replicare, seppur indirettamente, ci pensa Mattia Santori portavoce delle Sardine: «Adesso tocca a noi. Non ci siamo montati la testa quando abbiamo riempito 142 piazze in tutta Europa, non ce la monteremo adesso. Inizia la fase più dura. Saremo vigili dove si è già votato, saremo presenti e agguerriti dove si voterà». (agg. di Niccolò Magnani)



Elezioni Regionali 2020: Emilia Romagna (diretta); Calabria (diretta) – sondaggi e flussi di voto – Eletti Emilia Romagna (PdLega – M5sFIFratelli d’ItaliaBonaccini PresidenteEmilia Romagna Coraggiosa e Europa Verde) – Eletti Calabria (PdLegaM5sFIFratelli d’ItaliaJole Santelli PresidenteUdc)



SCONTRO CONTE-SALVINI SULLE ELEZIONI REGIONALI

E’ tempo di bilanci con la pubblicazione dei dati definitivi delle elezioni Regionali in Emilia Romagna e Calabria, tra la situazione del Governo e lo scontro vibrante tra Matteo Salvini e il premier Conte. Le forze di maggioranza hanno confermato che il Conte-bis andrà avanti, anche se non sono mancati moniti da casa Pd diretti al Movimento 5 Stelle. Netta la presa di posizione del dem Marcucci: «Basta bandierine, amici 5 stelle. La prima cosa in agenda è la disastrosa riforma Bonafede sulla prescrizione, non a caso, votata dalla Lega. Il premier Conte è chiamato subito ad una prova di responsabilità sulla giusta durata dei processi. Serve risolvere il problema, non inventarsi scorciatoie». Ma non solo: il partito di Zingaretti chiede anche la revisione totale dei decreti sicurezza targati Lega. E, a proposito del Carroccio, prosegue lo scontro a distanza tra Salvini e Conte. «Salvini è il grande sconfitto, evidente la parabola calante della Lega», l’affondo del giurista, che ha trovato la pronta replica dell’ex ministro dell’Interno: «Leggo che anche oggi il signor Conte passa il tempo ad attaccarmi e a dire che deve lavorare per contrastare me e le destre. Gli ricordo che deve lavorare per il bene degli Italiani, non perché odia qualcuno. Chi vive di rabbia e rancore vive male poverino, camomilla per Giuseppi!». (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



RISULTATI ELEZIONI REGIONALI 2020: I NUOVI CONSIGLI

Mancano ancora alcune sezioni e non vi saranno comunque in giornata le ufficialità sui nomi degli eletti, ma è già possibile immaginare come saranno composti i due nuovi Consigli Regionali di Emilia Romagna e Calabria in base ai risultati raggiunti nelle Elezioni conclusesi ieri sera. Con la vittoria di Bonaccini, il Pd dovrebbe ottenere 22-23 seggi e insieme in maggioranza trova 3 seggi della lista Bonaccini Presidente, i 2 di Emilia Romagna Coraggiosa e forse un seggio per Europa Verde a Bologna. All’opposizione invece, oltre ai potenziali 2 seggi del M5s, è il Centrodestra a presentarsi con 14 consiglieri eletti della Lega, 2-3 per Fratelli d’Italia, 1 per Forza Italia e per la Lista Civica Borgonzoni Presidente. Per quanto riguarda la Calabra invece, i risultati delle Elezioni Regionali consegnano la piena maggioranza alla Governatrice Jole Santelli con i 30 seggi ripartiti tra Centrodestra (19 seggi, con premio maggioranza) e Centrosinistra, visto che il M5s non raggiunge l’8% di sbarramento. Secondo i calcoli di StrettoWeb – mancando ancora dati ufficiali della Regione – 4 seggi andranno a Forza Italia, 4 alla Lega, 3 a Fratelli d’Italia, 3 alla lista Santelli Presidente, 2 all’Udc e 2 a Casa delle Libertà; per quanto riguarda l’opposizione, Pd avrà 6 consiglieri, Callipo-Resto in Calabria 3, Democratici e Progressisti con 2 seggi. (agg. di Niccolò Magnani)

RISULTATI ELEZIONI REGIONALI: PD-LEGA FANNO SPARIRE IL M5S

«Il voto delle Regionali ha sempre visto il M5s raccogliere risultati inferiori rispetto alle nazionali, ma va riconosciuto che in Calabria ed Emilia-Romagna i risultati sono stati inferiori alle aspettative»: lo ha detto Vito Crimi, nuovo leader politico 5Stelle dopo le recentissime dimissioni di Luigi Di Maio. Proprio l’assottigliarsi fin quasi a sparire in Emilia Romagna del M5s ha contribuito al successo di Bonaccini che col voto disgiunto ha guadagnato diversi voti in più della sfidante Borgonzoni: i risultati ormai definitivi certificano la “morsa” nella quale la Lega in Calabria e il Pd in Emilia Romagna hanno di fatto “annientato” le liste M5s di queste Elezioni Regionali. 51,4% Pd-Bonaccini, 43,66% per Lega-Borgonzoni e 3,47% per il M5s di Benini da un lato; 55,37% per Cdx-Santelli, 30,23% per Pd-Callipo e 7,2% per Aiello M5s dall’altro, confermano il dato assolutamente negativo del Movimento tanto da far esclamare questa mattina il senatore espulso Paragone «il Movimento e’ morto, soffocato nella scatoletta di tonno. Non lo dico io, lo stanno dicendo gli elettori». Simile la lettura data dal sindaco di Parma Pizzarotti – primo “epurato” di rilievo dal M5s – su Repubblica «Il Movimento è nato in Emilia Romagna nel 2007 e qui riceve oggi un colpo mortale. Il Movimento ha fatto fatica a trovare i candidati ha fatto una campagna elettorale inesistente, soprattutto non aveva più niente da dire. Nessun tema da portare avanti, nessuno slogan da proporre». (agg. di Niccolò Magnani)

RISULTATI REGIONALI, RENZI TWITTA PER BONACCINI

Italia Viva non ha partecipato direttamente alle elezioni regionali 2020 in Emilia-Romagna e in Calabria. Tuttavia era abbastanza scontato che sostenesse i candidati del centrosinistra. Matteo Renzi su Twitter ha scritto: “Un grande abbraccio a Stefano Bonaccini: vittoria nettissima e bellissima, merito di un grande presidente. Buon lavoro anche a Jole Santelli. Archiviata la campagna elettorale, adesso, tutti al lavoro”. Un messaggio, quello dell’ex Premier, che suona anche come una richiesta all’esecutivo per riprendere con più forza la propria attività dopo questo appuntamento elettorale, che serviva in ogni caso anche a capire gli equilibri di forza all’interno della maggioranza. Vista la debacle del Movimento 5 Stelle, dovrebbe essere il Pd a prendere le redini delle decisioni e Renzi potrebbe a sua volta condizionarle considerando che ha un discreto numero di parlamentari. Non resta che attendere la verifica di Governo.

ZINGARETTI RINGRAZIA LE SARDINE

Il risultato delle elezioni regionali 2020 sembra rafforzare il Partito democratico. Il centrosinistra ha tenuto la presidenza dell’Emilia-Romagna e i dem si sono confermati primo partito nella regione. Per Nicola Zingaretti, “dall’Emilia Romagna è arrivato un segnale: Salvini sa raccontare i problemi ma non li sa risolvere e il popolo ha reagito. Salvini ha perso e il governo è rafforzato. Spero che i 5Stelle decidano da che parte stare”. Repubblica riporta anche un ringraziamento del Segretario del Partito democratico alle Sardine. La grande affluenza che si è registrata in Emilia-Romagna, e che pare aver favorito Stefano Bonaccini, sembra potersi attribuire a loro. La Lega si rafforza comunque nella regione, insidiando il primato dem, e, come evidenziato da Zingaretti, i veri sconfitti della tornata sembrano essere i pentastellati che non sembrano più essere il primo partito nazionale come solamente due anni fa.

EMILIA-ROMAGNA A BONACCINI, CALABRIA A SANTELLI

I risultati delle Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria sembrano confermare le previsioni della vigilia. In Emilia-Romagna, infatti, Stefano Bonaccini è stato in vantaggio sin dal primo exit poll ai danni di Lucia Borgonzoni. Ma è sicuramente interessante valutare i dati delle singole liste che hanno appoggiato i candidati presidenti, anche per capire quanto è stato utilizzato il voto disgiunto. E in effetti si è rivelato uno strumento decisivo: testa a testa tra Lega e Pd in Emilia-Romagna, con Bonaccini però avanti su Borgonzoni in virtù appunto del voto disgiunto. Invece il Pd è avanti sulla Lega in Calabria, dove però vince Jole Santelli per il centrodestra. Se il centrodestra non è riuscito a strappare al centrosinistra l’Emilia-Romagna, nonostante abbia comunque ottenuto il risultato di giocarsi la partita in una regione da sempre roccaforte della sinistra, può comunque rifarsi con la Calabria, dove il distacco tra Jole Santelli e Filippo Callipo già nei primi exit poll era dato a 20 punti percentuali: un abisso impossibile da colmare e che si è persino ampliato con le prime proiezioni.

ELEZIONI REGIONALI 2020, AFFLUENZA IN AUMENTO

Le Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria sono state contraddistinte da un aumento dell’affluenza particolarmente alta in Emilia-Romagna. Un dato significativo dopo un periodo in cui si era parlato di scarsa partecipazione al voto degli italiani. In Emilia-Romagna, l’affluenza è stata infatti del 67,67%, quando nel 2014 non era arrivata neppure al 38%. Agli esperti toccherà capire quanto avranno inciso su questo dato le Sardine, considerando che  nella provincia di Bologna l’affluenza ha sfiorato il 71%, quando cinque anni fa si era fermata poco sopra il 40%. Ma il fatto che Zingaretti abbia ringraziato questo movimento fa intendere quanto sia risultato decisivo sull’affluenza il loro contributo. In Calabria la partecipazione al voto invece è stata pari al 44,32%, quando alle scorse regionali era stata del 44,16%. L’incremento è stato quindi modesto, ma quanto meno non c’è stato un calo. Catanzaro è stata la provincia con il dato più alto, superiore al 46,78% (contro il precedente 45,01%), mentre a Crotone l’affluenza si è fermata al 39,56%, quando alle precedenti regionali aveva superato il 40,85%.

LA DEBACLE M5S

Le Elezioni Regionali 2020 in Emilia Romagna e Calabria lasciano il segno più pesante sul Movimento 5 Stelle, i cui candidati, nelle prime proiezioni, non hanno nemmeno raggiunto la doppia cifra nei consensi. Simone Benini, in Emilia-Romagna, potrebbe alla fine non arrivare nemmeno al 5% dei voti. In Calabria, invece, Francesco Aiello non è riuscito ad arrivare al terzo posto, superato da Carlo Tansi. Una sconfitta pesante che probabilmente era già nell’aria e potrebbe rappresentare la spiegazione alle dimissioni di Luigi Di Maio da capo politico del Movimento proprio pochi giorni prima del voto. Gli elettori pentastellati non devono aver gradito l’alleanza con il Pd e le scelte politiche portate avanti dal Movimento. Vedremo se ci saranno altre conseguenze per questa debacle. Ci spera Matteo Salvini, che in conferenza stampa ha parlato della “sparizione” dei grillini, auspicando novità da Roma in tal senso.