MELONI CON LA DESTRA FRANCESE: “VOGLIONO DEMONIZZARE IL POPOLO CHE NON VOTA LE SINISTRE”. INTANTO L’RN DOPO I RISULTATI DELLE LEGISLATIVE…
Dall’Italia dopo i commenti molto positivi ribaditi già ieri sera dall’alleato di partito in Ue Matteo Salvini, arrivano le parole nette della Premier Giorgia Meloni e riferite ai grandi risultati ottenuti dal Rassemblement National al primo turno delle Elezioni in Francia: «faccio i miei complimenti al Rassemblement National e ai suoi alleati per la netta affermazione al primo turno», sottolinea la leader FdI all’Adnkronos, con un’ovvia speranza che in vista dei ballottaggi vi sia una conferma della vittoria a destra. Meloni traccia una lunga linea che parte dalla Francia e arriva fino all’Europa, dopo le ben note tensioni degli scorsi giorni sul fronte nomine: «noto qualcosa che in forme diverse avviene anche in Italia: il tentativo costante di demonizzare e di mettere all’angolo il popolo che non vota per le sinistre. È un trucco che serve a scappare dal confronto sul merito delle diverse proposte politiche. lo abbiamo visto in Italia, si vede sempre di più in Europa e in tutto l’Occidente».
La Presidente del Consiglio ritiene che l’affermazione della destra in Francia sia dipesa anche molto dal concetto di alleanze che finalmente anche il Centrodestra francese ha saputo mettere in gioco per le Elezioni Legislative 2024: «Per la prima volta il partito di Le Pen ha avuto degli alleati già dal primo turno (ovvero Marion Maréchal e l’ex leader dei Républicain Eric Ciotti) e per la prima volta mi pare che anche i Républicain siano orientati a non partecipare al cosiddetto ‘fronte repubblicano’». Nel frattempo le manovre per alleanze e “desistenze” proseguono in Francia a pochissimi giorni già dal ballottaggio: secondo Sebastien Chenu, tra i massimi dirigenti RN e appena rieletto in Parlamento, Bardella potrebbe divenire Premier anche se non vi sia maggioranza assoluta dopo i ballottaggi. «Bisognerà vedere il modo in cui l’Assemblée Nationale si organizza», ha spiegato l’eletto RN a France 2, «ci assumeremo le nostre responsabilità davanti ai francesi». Il Rassemblement National considera Macron ormai il vero sconfitto di queste Legislative, nonché minoritario in tutto il Paese: «se si trovasse di fronte una Camera ingovernabile o se fosse nella situazione di non poter nominare un primo ministro perché non c’è nessuna maggioranza, allora sarebbe in una situazione complicata. Sarebbe costretto a dimettersi», conclude Chenu.
I RISULTATI DEFINITIVI DOPO LA NOTTE DI SPOGLIO ALLE ELEZIONI FRANCIA 2024: COSÌ VERSO I BALLOTTAGGI (COL REBUS ALLEANZE)
Una notte storica per il Rassemblement National di Marine Le Pen e in generale per la destra-centro in Francia, una notte di timori e tribolazioni per il Presidente Macron, una notte di speranza per un “colpaccio” inatteso per quanto riguarda la sinistra di Melenchon (con annesso Partito Socialista al seguito): i risultati definitivi delle Elezioni Legislative 2024 gettano la Francia verso una settimana di tensioni e scenari incerti verso i ballottaggi del 7 luglio prossimo, quando 501 collegi torneranno alle urne per definire il prossimo Parlamento francese.
Alla ricerca di una maggioranza assoluta, il rebus principale riguarda le alleanze con il “blocco” anti-destra lanciato da Ensemble e NFP tutto ancora da verificare sul campo (ovvero sul voto degli elettori che ieri si sono riversati alle urne con un’affluenza record che sfiora il 70%). 76 sono i seggi già eletti al primo turno, con questi risultati: 38 parlamentari eletti tra RN e alleati di Centrodestra; 32 per il Nuovo Fronte Popolare di Melenchon; solo 2 per la coalizione di Macron; 1 per i Repubblicani-gollisti; 2 i seggi di DVG (Centrodestra); 1 per l’estrema destra di Zemmour (Reconquete). Con il centro e la sinistra intenzionato al ritiro di tutti i candidati giunti “terzi” nei ballottaggi, questo sarà lo scenario dei vari duelli al secondo turno delle Elezioni Legislative Francia 2024: 306 triangolari, di cui 230 fra RN, NFP e Ensemble; 190 collegi con due sfidanti; 5 con un “quadrangolare”. In definitiva invece, questi i risultati per voti di lista raggiunti ieri al primo turno: la destra di RN con Le Pen e Bardella al 33,2%; la sinistra di NFP-Melenchon-Glucksmann al 28%; il centro di Ensemble-Macron-Attal al 20,8%; i gollisti Repubblicani di Ciotti al 6,6%, Reconquete di Zemmour allo 0,8%. (agg. di Niccolò Magnani)
COS’È SUCCESSO NEI RISULTATI DELLE ELEZIONI LEGISLATIVE FRANCIA 2024: TRIONFO LE PEN, FLOP MACRON, AFFLUENZA RECORD
È ancora sicuramente presto per parlare dei risultati definitivi – soprattutto perché a breve si terranno i ballottaggi attorno a cui si giocherà l’intera partita governativa – ma nel frattempo possiamo già tranquillamente affermare che le Elezioni in Francia del 2024 si sono dimostrate un vero e proprio successo per il Rassemblement National di Marine Le Pen; mentre ad uscirne sconfitto dalle urne – indipendentemente dal risultato definitivo – è il presidente della Repubblica (sostenuto dal partito Ensemble) Emmanuel Macron. Per comprendere meglio cosa sta succedendo in Francia – infatti – occorre fare un passo indietro agli ormai quasi dimenticati risultati delle Elezioni Europee 2024 dello scorso mese che portarono il presidente Macron a sciogliere tempestivamente l’Assemblea Nazionale (ovvero il parlamento francese) pensando che sarebbe riuscito a frenare l’ascesa dell’estrema destra di Le Pen.
Una mossa che da molti – se non quasi tutti – i commentatori era stata ritenuta avventata e potenzialmente fallimentare; e i dati emersi dai primissimi exit poll (poi confermati dai primi dati reali che vi abbiamo riportato in quest’altro articolo) di oggi sembravano confermare questa ipotesi. Sorprendente – e poi arriveremo anche ai risultati – il dato sull’affluenza, secondo cui al primo turno delle Elezioni 2024 in Francia hanno votato in totale il 67,5% degli elettori francesi: ben il 20% in più del 2022, ma anche – ricorda Il Post – il dato più alto degli ultimi 40 anni repubblicani francesi.
PER I RISULTATI DEFINITIVI DELLE LEGISLATIVE TUTTO RIMANDATO AI BALLOTTAGGI: COSA SUCCEDERÀ IL 7 LUGLIO 2024
Ora (ricordando ancora una volta che non è nulla di definitivo ma solo dati incrociati tra exit poll e primi spogli) vale la pena passare ai risultati provvisori del primo giorno di Elezioni del 2024 in Francia: il primo partito – si sarà capito – è l’estremista Rassemblement National che viaggia secondo Le Monde, Ipsos e Ifop in una forbice tra il 33,2 e 33,5%; seguito dall’alleanza (qui da noi diremmo ‘campo larghissimo’) Dem del Nouveau Front Populaire data tra 28 e il 28,5%; dai macroniani di Ensemble tra il 21 e il 22,1%; mentre resta incerta la posizione – nei risultati delle Elezioni del 2024 – del partito Repubblicano della Francia che oscilla tra il 9,7 e il 10%.
Leggermente più incerte – ma comunque significative – le proiezioni sui seggi che si spartiranno gli eletti dopo il secondo turno di votazioni con alcuni istituti (come Ifop) che danno il RN lepenista sotto la soglia della maggioranza assoluta; mentre altri (e in questo caso citiamo Elaba) che lo danno ben oltre il 50% con un massimo di 295 poltrone nell’Assemblea. A conti fatti: la palla delle Elezioni del 2024 in Francia resta più o meno a centro campo e tutto si deciderà solamente il 7 luglio quando gli elettori saranno (ri)chiamati alle urne per i ballottaggi; ma nel frattempo è certo che ai calci di rigore – per riferirci alla metafora calcistica di poco fa – il RN partirà avvantaggiato e seppur Emmanuel Macron parli ancora di un segnale importante per la Democrazia quasi certamente starà cercando di capire come fare i conti con una sonora sconfitta.