BALLOTTAGGI ELEZIONI FRANCIA 2024: I RISULTATI DEFINITIVI CON I 577 SEGGI NEL NUOVO PARLAMENTO (BLOCCATO)

I risultati dei ballottaggi per le Elezioni Legislative Francia 2024 dicono vittoria con ribaltone inatteso della sinistra di NFP, ma tanto il Parlamento quanto la nascita del nuovo Governo sono sostanzialmente bloccati: lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale post-risultati Europee ha diviso l’opinione pubblica e lo stesso partito di Emmanuel Macron, con l’esito ora di una destra di Le Pen sì fermata al secondo turno ma senza una possibilità al momento fattibile di comporre un nuovo Governo dopo le dimissioni ufficiali date da Gabriel Attal appena letti i risultati dei ballottaggi domenica 7 luglio sera (rifiutate però stamane da Macron che ha chiesto al giovane Premier di rimanere in carica per stabilità).



Dopo la vittoria anche larga al primo turno, gli accordi di desistenza tra i candidati non del Rassemblement National hanno portato a confluire tutti i voti nei 501 collegi in bilico quasi sempre contro il candidato di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Per questo motivo, con la conclusione ora definitiva dello spoglio per le Legislative, ecco la nuova composizione dell’Assemblea Nazionale, tenuto conto che la maggioranza richiesta (per formare un Governo) dei 577 seggi totali è 289:



Nuoveau Front Populaire (NFP): 182 seggi eletti (98 Verdi+Socialisti; 84 LFI+Comunisti)
Ensemble-Reinassance-Horizons: 168
Rassemblent National (RN): 143
Les Républicains (LR): 45
indipendenti Centrodestra: 15
indipendenti Centrosinistra: 13
indipendenti Centro: 6
Autonomisti 4
indipendenti 1

RISULTATI ELEZIONI FRANCIA: ASSEMBLEA BLOCCATA, GOVERNO “IMPOSSIBILE”. RIBALTONE SINISTRA, IRA LE PEN, MACRON ATTENDISTA

Se Jean-Luc Melenchon, leader di LFI e principale “azionista” del Nuovo Fronte Popolare, si intasca la vittoria sottolineando di non voler affatto condurre una coalizione con il Presidente Macron ma anzi di meritare l’incarico di formare un nuovo Governo, di contro dall’Eliseo e dal Rassemblement National le reazioni sono decisamente più svariate (e pure dentro al NFP la divisione già emerge netta). I risultati dei ballottaggi, con gli exit poll che di fatto hanno ribaltato completamente previsioni e sondaggi della vigilia, “regalano” una Francia sostanzialmente bloccata per le prossime settimane: il “blocco anti-Le Pen” ha funzionato ma ha generato un stop ancora più “ingombrante” con il Parlamento che difficilmente sarà governabile se non con coalizioni quantomeno “fantasiose”.



Il Presidente Macron ha chiesto tempo e prudenza per capire come risolvere la vicenda da lui stesso generata con lo scioglimento dell’Assemblea Nazionale lo scorso 9 giugno: l’NFP chiede di formare il Governo ma non ha i numeri per poterlo fare, e al suo interno già il Partito Socialista di Glucksmann si “smarca” chiedendo un comportamento «da adulti» valutando per bene quale tipo di accordi da mettere in campo per evitare che la destra del RN possa divenire ancora più forte se continuamente relegata all’opposizione da accordi “di palazzo”. La Costituzione non vincola però Macron nel consegnare l’incarico di Primo Ministro ad un componente del NFP, sebbene sia primo “cartello elettorale” nei risultati definitivi delle Legislative: Marine Le Pen dal canto suo è tutt’altro che serena nell’accettare l’ennesimo “accordo” tra gauche, centristi e neo-gollisti ribelli contro il leader LR Ciotti (eletto con i voti del RN). «La nostra vittoria è solo rimandata», commenta la leader in vista già delle Presidenziali 2027, con il candidato Premier Jordan Bardella che nel suo discorso di commenti ai risultati di Francia aggiunge «Il Rn raggiunge il risultato più importante di tutta la sua storia. Purtroppo gli accordi elettorali pericolosi privano i francesi di una politica di risanamento. Questa sera i loro accordi elettorali gettano la Francia nelle braccia dell’estrema sinistra di Melenchon».

I 5 SCENARI DOPO I RISULTATI DEI BALLOTTAGGI: COME PUÒ USCIRE LA FRANCIA DALL’IMPASSE

Ma dunque quali scenari ha attualmente la Francia per poter costituire un nuovo Governo in tempi rapidi e con i numeri giusti in Parlamento? Al momento paiono “solo” 5 le possibili vie per risolvere l’impasse generato da questi risultati dei ballottaggi, nessuna di queste di facile applicazione. Secondo l’emittente BfmTv – che cita la previsione dei sondaggi Elabe – dei 5 scenari possibili il primo è quello più immediato: il NFP di Melenchon ottiene l’incarico di formare il Governo, ma non avendo la maggioranza assoluta l’idea lanciata dal fronte della gauche francese è quello di approvare per decreto parte del programma (specie su riforma pensioni da abrogare, aumento salario minimo e blocco dei prezzi fissato). Serve però che parte dei deputati di Ensemble non votino contro e dunque un Governo di “minoranza” potrebbe nascere, come del resto già avvenuto con l’ultimo Parlamento dove mancava la maggioranza assoluta ma i repubblicani gollisti non hanno mai votato in blocco contro l’esecutivo Macron.

Il secondo scenario vede invece una coalizione “macroniana” tra Ensemble e i Repubblicani ma i numeri sono fragili e con una mozione di sfiducia presentata da NFP o RN potrebbe far crollare il castello dell’Eliseo: per questo si rafforza il terzo scenario, ovvero una “larga coalizione” che possa mettere assieme parte del Fronte Popolare – quella socialista – Macron e i Repubblicani non vicini al RN. In termini di numeri, la coalizione PS-Ensemble-LR (con un Premier socialista) avrebbe anche 296 seggi ma basterebbe un “raffreddore” a qualche deputato per far cadere alla prima riforma importante il nuovo Governo. Il quarto scenario potremmo definirlo “italiano”, ovvero un Governo tecnico di esperti per traghettare la Francia almeno per un anno, prima di poter risciogliere l’Assemblea Nazionale e procedere con nuove Elezioni Legislative. Infine, il quinto scenario dopo i risultati dei ballottaggi in Francia precede una sostanziale crisi istituzionale: dimissioni del Presidente Macron, nuove Presidenziali e stallo ancora di parecchi mesi.