COME SONO ANDATI I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN TURINGIA E SASSONI: VOTI E SEGGI
Alternative for Deutschland, o più comunemente AfD: tra i tanti temi cardini dei risultati Elezioni Germania 2024 in Turingia e Sassonia, chiusesi ieri, è sicuramente il partito di destra guidato da Alice Widel e Tino Chrupalla a poter festeggiare un dato clamoroso in entrambi i lander dell’ex DDR. Dopo gli exit poll di ieri sera, i risultati definitivi giunti nella notte hanno confermato l’assoluta primazia dell’AfD che diventa primo partito in Turingia e in testa con la CdU anche in Sassonia.
I risultati delle Elezioni Turingia 2024 vedono alla fine l’AfD con il 32,8% delle preferenze, il 9% in più rispetto al voto di 5 anni prima: tiene la CdU al 23,6%, sbalordisce il BSW al 15,8% in pochi mesi, mentre la Linke al 13,1% perde ben 18 punti di consenso rispetto alle precedenti Elezioni statali. Entra nel Parlamentino della Turingia anche l’Spd di Scholz con il 6,1% mentre restano beffati Verdi (3,2%) e liberali di Fdp all’1,1%. La ripartizione dei seggi – in attesa che si concretizzino gli scenari sulle maggioranze tutt’altro che facili – vede l’AfD con 32 parlamentari, 23 alla Cdu, 15 per il BSW, 12 a sinistra e 6 per la socialdemocrazia di Germania.
In Sassonia invece i risultati delle Elezioni statali 2024 danno la Cdu primo partito di poco con il 31,9% davanti al 30,6% dell’AfD: prendono così 41 seggi i primi e 40 i secondi, mentre saranno 15 i seggi per l’Alleanza con Wagenknecht grazie all’11,8% nelle preferenze, davanti ai 10 seggi della Spd, 7 per i Verdi, 6 Linke e 1 solo per il FW. Altissimi i dati sull’affluenza a dimostrazione dell’intento punitivo che l’elettorato ha inflitto ai partiti del Governo e in generale ai grandi gruppi della partitocrazia in Germania: 73,5% in Turingia, così come in Sassonia. «Sembra che siamo i primi in Turingia, abbiamo ottenuto un risultato storico. Per la prima volta siamo la prima forza parlamentare», è il commento soddisfatto di Hoecke che rinfaccia il tentativo degli altri partiti di creare «un cordone sanitario contro di noi». Secondo il leader locale di AfD bisogna smetterla di considerare «un terzo degli elettori come di estrema destra», occorre finirò con le stigmatizzazioni.
RISULTATI ELEZIONI GERMANIA, COSA SUCCEDE ORA CON AFD PRIMO PARTITO E SCHOLZ IN DIFFICOLTÀ
Primo partito in assoluto in Turingia, secondo di pochissimo dietro alla Cdu in Sassonia, l’AfD ha fatto titolare oggi i giornali di mezza Europa con “la lunga onda nera” ipotizzando che con la crescita esponenziale della destra tedesca si possa come “tornare al passato”. Il potenziale nuovo leader della Turingia, Bjorn Hocke, viene definito dalle opposizioni il novello “neonazista” pronto a lanciare la sua scalata al potere: molto più semplicemente, i cittadini invece hanno deciso di bocciare le ricette economiche, sociali e sul lavoro dei partiti tradizionali.
Dall’immigrazione alla paura terrorismo dopo l’attentato Isis di Solingen, la Germania ad un anno dalle Elezioni Federali vede crollare sempre più i partiti del Governo “semaforo” di Olaf Scholz, mentre resistono bene la Cdu, il neonato BSW a sinistra e in parte anche la Linke (anche se Sahra Wagenknecht gli ha tolto buona parte dei consensi generali). Secondo il cancelliere Scholz il voto delle Elezioni in Turingia e Sassonia racconta molto di quanto sta avvenendo in Germania, anche se la spiegazione data dal leader Spd compie assume pochissima dose di autocritica: «Il nostro paese non può e non deve abituarsi a questo. L’AfD sta danneggiando la Germania. Sta indebolendo l’economia, dividendo la società e rovinando la reputazione del nostro Paese». Esattamente come fatto da Macron dopo la vittoria di Le Pen alle Europee e al primo turno delle Legislative, l’appello di Scholz è a tutti i partiti tradizionali affinché non lacciano alleanze con l’AfD: «dovete escludere gli estremisti di destra». Resta ora da capire dopo i risultati cosa potrà avvenire nella composizione delle singole maggioranze tanto in Turingia – dove l’ipotesi principale, clamorosa, è un asse anti-sistema AfD e BSW – quanto in Sassonia, dove non si esclude il dialogo tra i cristianodemocratici e l’ultradestra tedesca anche se l’opzione principale resta l’asse tra il candidato della CDU, Mario Voigt con i rivali della Spd anche se per avere la maggioranza servirebbero anche i voti del BSW.