Rahul Gandhi, leader del Partito del Congresso, ha ammesso oggi la sua sconfitta nell’ambito delle elezioni in India che hanno fatto registrare la vittoria del Partito del popolo indiano (Bjp) del primo ministro in carica Narendra Modi. Gandhi tuttavia ha dovuto anche affrontare la sconfitta della rivale del Bjp, l’ex modella Smriti Irani, che nella circoscrizione di Amethi, fino ad oggi un bastione dei Gandhi nello Stato dell’Uttar Pradesh, ha stravinto raggiungendo quasi il 50% delle preferenze. “Smriti Irani ha vinto e mi congratulo con lei”, ha commentato Rahul. La vittoria di Modi nelle elezioni parlamentari ha inizialmente portato la Borsa indiana a raggiungere livelli elevati per poi chiudere su posizioni più deboli rispetto alla giornata di ieri.  Il primo ministro dell’India, Narendra Modi, si è “inchinato” davanti a 1,3 miliardi di indiani dopo la vittoria e, come riferisce Agenzia Nova ha dichiarato: “Il mondo ora deve riconoscere il potere della democrazia dell’India”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



MAGGIORANZA SEGGI A PREMIER USCENTE

Il Partito del Congresso, guidato da Rahul Gandhi, nipote di Jawaharlal Nehru, primo ministro dal 1947 al 1964, non ce l’ha fatta: i risultati delle Elezioni politiche in India hanno confermato il trionfo e la vittoria del premier uscente Narendra Modi, leader del Bjp (Bharatiya Janata Party, partito popolare indiano). Mentre ancora stanno ultimando i conteggi in tutto il vasto Paese asiatico, la Commissione Elettorale d’India ha diffuso già i dati nazionali: Modi ha ottenuto la maggioranza schiacciante dei voti con 292 seggi su 542 mentre l’Indian National Congress di Rahul Gandhi non è andato oltre ai 49 seggi conquistati. In questo modo, l’intera coalizione guidata dal Premier uscente Modi – la National Democratic Alliance – sfonderebbe quota 345 seggi ottenendo tutte le credenziali per il Governo dei prossimi 5 anni, sorpassando addirittura i risultati del 2014 dove vi fu in India la prima maggioranza assoluta in Parlamento (282 seggi).



RISULTATI ELEZIONI INDIA: HA TRIONFATO IL PREMIER USCENTE

«È un mandato enorme per le politiche positive di Narendra Modi. È una vittoria enorme per l’India, siamo onorati per la magnificenza di questa vittoria», ha commentato il portavoce del Bjp in attesa che Modi stesso pronunci le prime parole da rinnovato Presidente dell’India. Le Elezioni per la camera bassa del Parlamento – Loch Saba, la Camera del Popolo – hanno visto 900 milioni di elettori chiamati alle urne per rinnovare il ramo più importante del Parlamento indiano. «Il presidente Vladimir Putin si è congratulato con il premier Modi per la vittoria del suo partito alle recenti elezioni parlamentari in India», si legge nel documento diffuso dal portavoce del Cremlino, in cui si aggiunge come il Capo dello Stato russo abbia confermato l’interesse cruciale di Mosca nel rafforzare la cooperazione e il dialogo con Nuova Delhi nel futuro dei prossimi 5 anni di Governo Modi. L’India resta però un Paese fortemente diviso, con classi sociali sempre più “fratturare” e la povertà che in alcuni lati dell’India sono ancora a livelli da terzo mondo. Il Partito del Congresso aveva puntato su un reddito minimo garantito – un sussidio al 20 per cento delle famiglie più povere dell’India – ma non è bastato per sconfiggere la potenza elettorale e politica del Premier Modi.

Leggi anche

DENTRO IL VOTO USA/ L’America rurale ha battuto le città per poter dire ancora “Buon Natale”