DOPO MOLDAVIA E GEORGIA ANCHE IN ROMANIA AVANZA LA DESTRA: GEORGESCU VINCE I RISULTATI DEL PRIMO TURNO, SERVIRÀ BALLOTTAGGIO

I risultati delle Elezioni Presidenziali Romania 2024 confermano rispetto alle indicazioni della vigilia solo un dato certo: il prossimo 8 dicembre si andrà al ballottaggio, ma con candidati Presidente tutto il contrario di quanto indicavano i sondaggi prima del voto di domenica 24 novembre 2024. Quando è ormai stato scrutinato il 99% delle schede, a sorpresa, è la destra di Calin Georgescu a vincere il primo turno delle Presidenziali, con oltre il 20% di preferenze mentre la seconda classificata – anch’essa non attesa – è Elena Lancioni, sindaco di centro-destra di un paese della provincia rurale rumena.



Tanto il Premier socialista Marcel Ciolacu, dato per favorito alle Elezioni Romania 2024, quanto l’altro leader della destra rumena George Simion, si ritrovano a mani vuote e sconfitti già al primo turno: nelle terze Elezioni dell’area Est-Europa di questi ultimi mesi, dopo Moldavia e Georgia, è ancora una sfida a distanza tra due concezioni diverse di UE che vengono premiate dagli elettori. In Romania però il dato è ancora più sorprendente anche seguendo gli exit poll di domenica sera che davano il Premier Ciolacu in vantaggio di poco davanti a Simion: i risultati ormai definitivi dicono invece che le Elezioni Romania 2024 le vince al primo turno il candidato indipendente nazionalista Georgescu con il 23% dei voti, davanti alla sindaca Elena Lancioni del partito Unione Salvate la Romania (USR) con il 19,17%. Clamoroso il sorpasso della candidata di Centrodestra contro il Premier di Centrosinistra Ciolacu che al 19,15% perde la corsa verso il ballottaggio per soli 2000 voti di differenza. Al 14% chiude invece Simion, leader dell’Alleanza di destra per l’Unità dei Rumeni (AUR), mentre solo al 6% l’ex vice segretario NATO Mirce Geoana, appena dietro al leader del Partito Nazionale Liberale di centro-destra (PNL, al Governo con Ciolacu) Nicolae Ciuca con il 9,3%.



RISULTATI ELEZIONI ROMANIA 2024, GLI SCENARI: È DI NUOVO FILO-UE CONTRO FILO-RUSSIA?

Con un’affluenza non superiore a 52% con 9,4 milioni di rumeni votanti, le Elezioni Presidenziali Romania 2024 ottengono così risultati clamorosi che porteranno l’8 dicembre 2024 il ballottaggio definitivo tra Georgescu e Lancioni: nel mezzo, l’1 dicembre prossimo, si tengono le Elezioni Parlamentari per definire le nuove potenziali maggioranze di Governo in Parlamento. Fino ad oggi l’assetto istituzionale della Romania vedeva come Presidente della Repubblica  Klaus Iohannis, ex n.1 del PNL, impossibilitato a ricandidarsi perché esauriti già i due mandati previsti dalla Costituzione (seguito delle due vittorie alle Elezioni Presidenziali nel 2014 e 2019 sempre al ballottaggio contro i socialdemocratici.



Il Governo invece della Romania era retto da Ciolacu in coalizione ta PSD e PNL dopo la crisi politica del 2021: tanto col Presidente della Repubblica semipresidenziale quanto col Capo del Governo, la politica rumena degli ultimi anni si è incentrata sul pieno appoggio filo-Unione Europea, a cominciare dal sostegno all’Ucraina nella guerra contro la Russia. La crisi politica interna e la crescente ondata di nazionalismo già vista in Georgia e Moldavia nelle recenti Elezioni, avevano portato i sondaggisti ad ipotizzare che dietro a Ciolacu potesse giocarsi il ballottaggio il leader dell’AUR.

E invece il secondo turno tra due settimane sarà una lotta a distanza tra l’indipendente professore universitario, molto religioso cattolico e di forte critica alla gestione UE e NATO sul tema Ucraina (Georgescu accusa le aziende militari USA di avere interessi milionari nel mantenere la guerra contro la Russia). Per questi motivi viene visto come un candidato Presidente più spostato verso Mosca, a differenza invece di Lancioni che con il suo partito USR punta a posizioni più moderate di Centrodestra anche se non in coalizione, fino ad ora, con il binomio europeista PNL-PSD. Più che un candidato filo-russo, Georgescu rappresenterebbe un’ulteriore crescita della destra europea, più vicino ad Orban per intendersi: il ballottaggio delle Elezioni Romania 2024 definirà il tutto, con finora risultati che hanno decisamente sorpreso e che rendono la strada verso il secondo turno decisamente imprevedibile.