ALEXSANDAR VUCIC RIELETTO PRESIDENTE DELLA SERBIA

Alexsandar Vucic è stato rieletto per la seconda volta consecutiva Presidente della Serbia: i risultati delle Elezioni Presidenziali 2022 – con election day assieme alle Parlamentarie e alle Legislative in 14 Comuni, tra cui la Capitale Belgrado – consegnano la piena vittoria del Presidente del Partita Progressista Serbo (collocazione centrodestra), con netta maggioranza anche in Parlamento.



Assieme alla vittoria di Viktor Orban in Ungheria, il trionfo di Vucic in Serbia rappresentano un segnale d’allarme per l’Unione Europea in quanto entrambi i leader vincitori nella domenica elettorale si situano su posizioni più filorusse che non filoucraine, nonostante abbiano ribadito l’assoluta contrarietà all’invasione dell’Ucraina mossa dalla Russia di Putin. Quello di Vucic è stato un trionfo annunciato, raggiunto con quasi il 60% di consensi che gli permette di vincere le Elezioni Presidenziali già al primo turno. Al 44% vince il suo Partito (Sns) in Parlamento sfiorando la piena maggioranza: affluenza in netta ripresa rispetto al 2017 (attorno al 60%, +10%) e avversari sbaragliati: Zdravko Ponos, candidato dell’Opposizione Unita, non va oltre il 17,7% mentre Milos Jovanovic del movimento Nada (Speranza per la Serbia) ha concluso al 5,9%. Ancora più bassi i risultati degli altri candidati Presidente: Boško Obradović (Monarchici nazionalisti) al 4,4%, Milica Đurđević Stamenkovski (estrema destra) al 4,28%, Biljana Stojković (sinistra verde) al 3,1%, Branka Stamenković (destra) al 2,02% e Misa Vacic (estrema destra) allo 0,88%.



RISULTATI ELEZIONI SERBIA 2022: LA COMPOSIZIONE DEL NUOVO PARLAMENTO

Erano Elezioni in Serbia attese ma non del tutto “semplici” per il Presidente poi rieletto stamane con i risultati definitivi: Vucic infatti ha condotto la campagna elettorale sullo slogan «Pace e stabilità», cercando di trovare un difficile punto di equi-distanza tra Unione Europea, dove la Serbia ha in corso un negoziato di adesione da anni ormai, e la Russia di Putin. Vucic ha infatti condannato l’invasione ucraina ma si è rifiutata di aderire alle sanzioni internazionali, invocando la necessità degli interessi nazionali serbi: «Per il futuro la cosa più importante è mantenere pace e stabilità e garantire la prosecuzione del progresso economico», ha detto il Presidente ancora ieri prima del voto.



Oggi i risultati delle Elezioni consegnano la Serbia un pieno mandato di fiducia dei cittadini per questa strana “equidistanza”: il primo commento del Presidente eletto è stato «Un enorme grazie ai cittadini della Serbia. Sono infinitamente orgoglioso e infinitamente felice». L’affluenza è cresciuta anche grazie alla presenza delle forze di opposizione che invece avevano boicottato le legislative del giugno 2020 in aperta polemica contro Vucic: in Parlamento però non cambia la composizione e i rapporti di forza, anzi vengono ancora più rafforzati dal partito del Presidente. Sns al 44%, all’opposizione unita è andato il 13,6%, al Partito Socialista (Sps) di Dacic l’11,4%; per la destra di Nada il 5,4%, per Moramo – alleanza di movimenti e partiti verdi – il 4,3%. Per poter ottenere la maggioranza assoluta dei seggi (250) Vucic dovrà cercare un’alleanza con alcuni partiti di destra ma non farà fatica a trovarli esattamente come avvenuto negli ultimi 5 anni.