È terminata la correzione delle prove scritte dell’esame avvocato 2023 che sono state svolte il 12 dicembre scorso. Stando a quanto riportato da gNews, il quotidiano del Ministero della Giustizia, dopo l’analisi degli elaborati sono risultati idonei 5.390 aspiranti avvocati sui 9.703 partecipanti all’esame avvocato. Si tratta, quindi, di circa il 55%. La commissione esaminatrice ha garantito una tempistica più celere, anche di diversi mesi, sicuramente in controtendenza rispetto alla media che si registrava in passato. Ciò permettere di accelerare le procedure per lo svolgimento delle prove orali dell’esame avvocato 2023 entro luglio.
Le prove scritte per l’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense si sono svolte in un’unica giornata. Gli aspiranti avvocati erano chiamati a redigere un atto a scelta tra diritto civile, diritto penale e diritto amministrativo. Ogni candidato ha scelto la materia e predisposto uno degli atti giudiziari dettati dal presidente della commissione d’esame, avendo a disposizione fino a 7 ore di tempo dal momento della dettatura del tema per l’esame avvocato 2023.
ESAME AVVOCATO 2023: DALLE PROVE SCRITTE A QUELLE ORALI
Le prove scritte dell’esame avvocato 2023 si sono rivelate complesse, stando a quanto riportato da Altalex, perché i candidati dovevano dimostrare di conoscere non solo il diritto sostanziale – cioè diritto civile, penale e amministrativo – ma anche quello processuale, quindi procedura civile, procedura penale e le disposizioni riguardanti il processo amministrativo. Per quanto riguarda la prova orale dell’esame avvocato 2023, che potrebbe essere calendarizzata più rapidamente proprio alla luce del fatto che la correzione delle prove scritte è avvenuta prima del previsto, ricordiamo che si svolge in tre fasi.
La prima ha ad oggetto la discussione su una questione pratico-applicativa, nella forma della soluzione di un caso. La seconda, precisa il ministero della Giustizia, serve a dimostrare le capacità argomentative e di analisi giuridica del candidato. Infine, la terza riguarda la conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.