Gli iscritti al M5s hanno detto sì al nuovo Statuto presentato dal leader in pectore Giuseppe Conte: nella due giorni di votazioni sulla nuova piattaforma SkyVote (2-3 agosto), i risultati confermano la linea dell’ex Premier dopo settimane di fortissime discussioni interne al Movimento, dando in sostanza le “chiavi” del prossimo M5s all’avvocato pugliese. Su 113.894 aventi diritto al voto, hanno partecipato 60.940, poco più della metà (ma si temeva un “flop” molto maggiore): vince il Sì con l’87,36% dei voti (53.238 iscritti), mentre per il No hanno votato solo il 12,64%, ovvero 7.702 iscritti.



Quorum superato (era fissato a 56.948 voti) e così viene definitivamente approvata la proposta di modifica dello Statuto ed è contestualmente revocata la deliberazione assembleare del 17 febbraio 2021, e conseguentemente, «modificato il Codice etico con la sostituzione, ovunque ricorra, dell’espressione “Comitato direttivo” con l’espressione “Presidente”». Vista l’urgenza di porre il partito nei canoni ora fissati dal nuovo Statuto (specie in vista delle prossime Amministrative del 3-4 ottobre 2021), il nuovo Comitato di Garanzia ha convocato una nuova votazione a partire già dalla giornata di domani.



5-6 AGOSTO IL VOTO SU CONTE LEADER

Come scrive il nuovo portale online del Movimento 5 Stelle, dopo i risultati positivi sul nuovo Statuto, viene convocata l’assemblea degli iscritti per una seconda immediata votazione su piattaforma SkyVote: «dalle ore 10 del 5 agosto alle ore 22 del 6 agosto 2021 per eleggere il primo Presidente del MoVimento 5 Stelle indicato dal Garante, Beppe Grillo, nella persona del prof. Giuseppe Conte». Potranno votare solo gli iscritti da almeno 6 mesi, come da regolamento e potranno inoltre far pervenire eventuali osservazioni e/o considerazioni e/o opinioni entro le ore 22 di mercoledì 4 agosto (dunque stasera, ndr), scrivendo alla mail assemblea@movimento5stelle.eu. Ecco il quesito che ogni iscritti 5Stelle si troverà di fronte domani: «“Sei favorevole all’elezione del prof. Giuseppe Conte alla carica di Presidente del Movimento 5 Stelle?” Si rammenta che ai sensi del nuovo Statuto da oggi in vigore, “il primo Presidente dell’Associazione è indicato dal Garante ed è eletto dall’Assemblea a maggioranza dei voti espressi, quale che sia il numero degli iscritti aventi diritto di voto partecipanti alla votazione».



LE PRIME REAZIONI

Commento sostanzialmente unanime ai risultati del voto sul nuovo Statuto da parte degli eletti e dei gruppi parlamentari, seppur nei giorni scorsi non erano mancate polemiche sulle modalità dei tempi e dei contenuti per la nuova “era” del Movimento 5 Stelle in capo a Giuseppe Conte. «E’ stato un momento di grandissima democrazia, i risultati sono stati eccellenti», ha spiegato il leader reggente Vito Crimi, «Ci sono stati tentativi di intrusione, di attacco ma sono stati tutti respinti. Il voto quindi, ha fatto sapere il notaio, è del tutto regolare. La procedura si è svolta per la prima volta sulla nuova piattaforma Skyvote». Con un lungo post su Facebook ha invece parlato l’ormai prossimo leader dei 5Stelle, Giuseppe Conte: «Oggi è un grande giorno, una grande festa di partecipazione democratica, in particolare per tutti coloro che si riconoscono nel progetto politico-sociale che segna il nuovo corso del Movimento 5 Stelle. È stato superato il quorum in prima convocazione e il nuovo Statuto, insieme alla Carta dei Princìpi e dei Valori, sono stati approvati dal 87,36% degli iscritti». Dopo i ringraziamenti a tutti gli iscritti, al leader reggente Crimi e al suo staff, Conte si augura che la transizione al nuovo M5s possa avvenire nel miglior modo possibile: «Con il nuovo statuto il Movimento si dota di una nuova struttura, con nuovi organi e nuovi ruoli, con nuove norme utili a regolare la vita interna e i rapporti verso l’esterno. Molti principi sono invece confermati, valorizzati e rafforzati: tra questi quello della democrazia diretta e partecipata, che resta elemento fondativo della nostra comunità. Siamo quello in cui crediamo. Crediamo nella democrazia partecipata quale motore per dare ancora più forza alla nostra presenza sui territori e nelle istituzioni. Il voto di oggi non rappresenta un punto di arrivo, ma di ripartenza. Abbiamo un grande lavoro da fare, e come sempre dobbiamo farlo tutti insieme. Coraggio!».