Rita Auma, sorellastra di Barack Obama nonché attivista, è rimasta ferita nel corso di una manifestazione in Kenya a cui stava partecipando, che ha visto i cittadini protestare per un controverso nuovo disegno di legge finanziario che include aumenti fiscali elevati. La donna era in mezzo alla folla quando, secondo i racconti pubblicati sulla Cnn, la Polizia ha iniziato a lanciare gas lacrimogeni e a utilizzare i cannoni ad acqua, prima di aprire il fuoco verso coloro che si stavano avvicinando al Parlamento per prenderlo d’assalto. Almeno cinque persone sono state uccise.
L’incidente che ha visto coinvolta la nota parente dell’ex Presidente è avvenuto tra l’altro in diretta tv, mentre la donna di origine keniana stava effettuando un’intervista: “Non vedo più niente, mi hanno sparato un lacrimogeno”, ha affermato prima di fuggire. Le sue condizioni di salute non sembrano comunque destare preoccupazione, al di là di una lieve intossicazione dovuta ai fumi respirati. I media, a proposito di quanto accaduto alla sorellastra Rita Auma, hanno interpellato Barack Obama, che però non ha voluto rilasciare commenti in merito, ma pare gli abbia privatamente espresso la sua vicinanza.
L’attivismo in Kenya di Rita Auma, la sorellastra di Barack Obama
Rita Auma Obama, nata dallo stesso papà di Barack ma da madre diversa, non ha ad ogni modo alcuna intenzione di abbandonare le sue attività da attivista in Kenya, suo Paese di origine. È per questo che ha spiegato chiaramente quelli che sono i suoi obiettivi. “Sono qui perché guardate cosa sta succedendo. I giovani kenioti stanno manifestando per i loro diritti. Stanno manifestando con bandiere e striscioni”, ha affermato poco prima dell’incidente. Dietro di lei sono apparsi cartelli con scritto “Il colonialismo non è mai finito in Kenya”, e ancora “Questo è il nostro Paese. Questa è la nostra nazione”. Non resta che attendere di capire come la comunità locale e quella internazionale gestiranno la situazione, che sta diventando sempre più mediaticamente in vista.