Molto prima di legarsi a Barbara Lombardo, Totò Schillaci era sposato con l’ex moglie Rita Bonaccorso. La donna lo aveva conosciuto quando giocava nel Messina e il matrimonio era arrivato quando entrambi erano molto giovani, nel 1987. Poi, nel 1995, il divorzio: entrambi troppo gelosi e troppo morbosi e da parte dell’ex calciatore, troppi tradimenti. “Lui mi tradiva e mi dava per scontata, pensava che io non lo avrei mai tradito” aveva raccontato nel 2018 proprio Rita a “Fuorigioco”.



Dopo la rottura, o meglio, prima della separazione ufficiale, anche Rita si è guardata intorno, cominciando un amore con Gigi Lentini, che giocava all’epoca nel Torino e poi passò al Milan: “Io quell’amore con Gigi l’ho avuto per reazione, perché Totò da mesi frequentava un’altra donna, anzi ci viveva insieme. Glielo dissi a Salvatore: ‘Prima o poi te la farò pagare’. Non ci credeva… Con Lentini è durata un anno, dopo il suo incidente d’auto ci siamo lasciati” aveva rivelato lei nell’intervista.



Rita Bonaccorso, ex moglie di Totò Schillaci: i guai giudiziari e la vita nella roulotte

Dopo il matrimonio con Totò Schillaci, con il quale Rita Bonaccorso ha avuto due figli, e la relazione con Gigi Lentini, per la donna è arrivata una lenta e inesorabile discesa. Nel 1992, infatti, aveva cominciato a dare una mano a una conoscente nella sua gioielleria, per farle pubblicità: nel 1996, però, l’attività è fallita e Rita è risultata debitrice in quanto socia appartenente. La donna è stata così condannata a risarcire 390 milioni di lire, una sentenza poi confermata in appello nel 2008 e successivamente in Cassazione nel 2015.



L’ex moglie di Totò Schillaci, Rita Bonaccorso, ha così perso tutto compresa la sua casa, prima finita all’asta e poi venduta, la stessa che affittava ai giocatori del Palermo e che le permettevano di vivere. Così, dopo l’accaduto, l’ex moglie di Totò Schillaci si è ritrovata a vivere in una roulotte. Dal canto suo l’ex attaccante sembra non aver mai perdonato la relazione con Lentini, che lo portò anche a “perdere” la Juventus, che non voleva che i due si separassero.