La vita sentimentale di Totò Schillaci – come d’altronde quella di buona parte dei suoi colleghi calciatori – è stata a dir poco tormentata, caratterizzata da una prima complicata storia con Rita Bonaccorso che divenne sua moglie quando era poco più che ventenne e da una seconda – storica – con Barbara Lombardo; ovviamente intervallate da numerose storielle più o meno importanti che hanno occupato il cuore del campione scomparso tragicamente una manciata di giorni fa e che non sono mai state consegnate alle pagine di cronaca rosa del nostro bel paese.



Tra queste righe tralasceremo l’amore che Lombardo – che comunque trovate approfondito in un altro articolo che abbiamo pubblicato tra queste pagine – per soffermarci sulla prima moglie di Totò Schillaci, ovvero Rita Bonaccorso: sulla sua vita privata sappiamo ben poco (per non dire assolutamente nulla) e la primissima informazione certa che abbiamo è che conobbe il campione sul finire degli anni ’80, convolando a nozze nel 1987 in un rito che non attirò particolari attenzioni dai quotidiani gossippari.



Chi è Rita Bonaccorso: la ex moglie di Totò Schillaci finita in disgrazia a causa di un’amica

Un’altra certezza che abbiamo su Rita Bonaccorso è che la relazione con Schillaci durò – tra non poche sofferenze e difficoltà – solamente fino al 1995 quando decisero di separasi e divorziare; ma non prima di aver messo al mondo due splendidi bambini: Mattia e Jessica, e qualche anno più tardi – ma della relazione tra il campione e l’ignota Prisca – arrivò a far loro compagnia anche la piccola Nicole.

Tornando alla prima moglie del campione, sappiamo anche che la separazione fu la naturale conseguenza di una serie di tradimenti sia da parte di Schillaci che della Bonaccorso che si conclusero con una relazione con Gigi Lantini (altro ex campione di calcio); mentre sul resto della sua vita privata possiamo anche dire per certo che le cose non le sono andate affatto bene perché venne tirata in mezzo nella bega legale di una sua conoscente che la portò – dopo una serie di battaglie in tribunale – a perdere tutti i suoi averi e vivere in macchina.