Rita Bonnici è una delle due donne che Giovanni Falcone ha amato molto nella sua vita. Lo ha ricordato anche Girolamo Lo Verso nel libro di memorie “Quando Giovanni diventò Falcone“. «Francesca e Rita sono state due donne che Giovanni ha amato moltissimo, ma molto diverse tra loro. Entrambe erano belle, femminili e determinate. Rita è bruna, molto siciliana. Piena di vita, affettuosa e premurosa. Grande cuoca appassionata del vivere e della sua professione».



Quando il magistrato conobbe Francesca Morvillo erano ancora sposati. Si conobbero nel 1979 durante una gita a Trapani. Come ricorda Fanpage, entrambi decisero di mettere fine ai loro matrimonio, nel 1983 andarono a vivere insieme, in attesa di ottenere il divorzio dai precedenti coniugi. (agg. di Silvana Palazzo)

Rita Bonnici, chi è la prima moglie Giovanni Falcone

A perdere la vita nella strage di Capaci il 23 maggio 1992, insieme a Giovanni Falcone c’era anche la moglie Francesca Morvillo. Il magistrato tuttavia, era già stato legato in matrimonio a Rita Bonnici, sua prima moglie. Era il 1964, appena tre anni dopo la laurea con 110, quando Giovanni, appena 25enne, convolò a nozze con l’insegnante di scuole elementari Rita Bonnici. Lei, laureata in psicologia, era cinque anni più giovane di lui. Nello stesso anno Falcone aveva vinto anche il concorso in magistratura che aprì la strada a quella che sarebbe stata la sua (seppur breve) carriera.



Rita Bonnici e Giovanni Falcone si erano conosciuti ad una festa a Palermo nel 1962. Dopo il superamento dell’esame per magistrato, Falcone decise di convolare a nozze. La coppia aveva amici tra giudici ed avvocati di Trapani dove vissero gran parte della loro vita coniugale. Rita all’epoca aveva una incredibile voglia di vivere e, come rammenta La Repubblica, era proprio lei l’anima della coppia.

Il trasferimento a Palermo e divorzio tra Rita Bonnici e Falcone

Non tutti furono felici per l’unione tra Giovanni Falcone e Rita Bonnici, soprattutto tra i familiari del giovane neo magistrato. In modo particolare il padre di Falcone Arturo, direttore del Laboratorio chimico provinciale, non approvò del tutto la decisione di unirsi in matrimonio alla giovane maestra ma nonostante questo non la ostacolò. Tuttavia Rita veniva vista come troppo diversa sia per educazione che per abitudini dalla vita del marito, ispirata alla famiglia della media borghesia palermitana dell’epoca.



La felicità del loro matrimonio, di fatto, fu destinata a durare poco. Giovanni Falcone rimase a Trapani per ben 12 anni, dal 1966 al 1978 quando, nonostante i successi professionali, chiese ed ottenne il trasferimento a Palermo. Un ritorno che tuttavia segnò anche la fine del suo primo matrimonio. In precedenza, infatti, erano iniziati a circolare dei pettegolezzi sul conto di Rita Bonnici e di una presunta storia extraconiugale con il presidente del Tribunale. Voci che convinsero Falcone a fare domanda per la sezione fallimentare del Tribunale di Palermo dove la moglie lo seguì. Nonostante questo però, i tentativi di rimettere in piedi la loro relazione si rivelarono vani e dopo 14 anni di matrimonio i due si dissero addio. Dopo il divorzio Rita fece ritorno a Trapani dove sposò  Calogero Genna.