RITA DALLA CHIESA, FIGLIA DEL GENERALE CARLO ALBERTO

Chi è Rita dalla Chiesa, la prima dei tre figli di Carlo Alberto dalla Chiesa, l’ex generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo assassinato nel settembre del 1982 da Cosa Nostra? Questa sera, in fascia prime time su Canale 5 (l’appuntamento è per le ore 21.20), proprio in concomitanza col prossimo 3 settembre –41esimo anniversario della morte di suo padre, della compagna Emanuela Setti Carraro e di una agente della loro scorta- le reti Mediaset riproporranno la fiction in due puntate diretta da Giorgio Capitani e dedicata a una delle figure più importanti della lotta al terrorismo e alla Mafia del secolo scorso. E l’occasione è propizia per parlare dei figli del Generale (avuti dalla relazione con la prima moglie, Dora Fabbo): se in un altro articolo quest’oggi diamo conto di Nando Della Chiesa e sua sorella Simona, qui accendiamo i riflettori sulla 76enne conduttrice televisiva da poco buttatasi nell’agone politico.



Classe 1947 e primogenita di papà Carlo Alberto e mamma Dora, Rita dalla Chiesa è la più nota dei tre figli del Generale: nata in quel di Casoria (Napoli), nel periodo in cui il genitore era stato destinato a quel Comando per combattere il fenomeno del banditismo sposò anche lei un uomo dell’Arma, Roberto Cirese, ufficiale dei Carabinieri da cui ebbe anche la figlia Giulia. Il suo esordio in televisione arriverà solamente dopo la morte del papà, nel 1982, sulle reti Rai: a quel periodo risale anche la sua relazione con Fabrizio Frizzi, che sposerà in seconde nozze nel 1992, prima del divorzio sancito dieci anni dopo. Tuttavia gran parte della sua carriera è stata legata a Mediaset e a “Forum”, storico programma di cui è conduttrice dal 1988 al 1997 e, in seconda battuta, ancora dal 2003 al 2013. Dopo vari ammiccamenti e proposte ricevute in passato, in concomitanza con le elezioni dello scorso settembre 2022, la dalla Chiesa viene eletta per la prima volta come deputata alla Camera.



DALLA CHIESA, “PAPA’ CREDEVA MOLTO NELLA FAMIGLIA E QUANDO MI SEPARAI…”

“Penso a papà in ogni istante”: in più di un’occasione Rita dalla Chiesa ha avuto modo di parlare della figura del genitore e di tornare sul doppio trauma vissuto in quegli anni, prima con la morte improvvisa della madre, Dora Fabbo, stroncata da un infarto nel 1978, e poi quattro anni dopo l’attentato in cui perse la vita il Generale assieme alla seconda moglie, Emanuela Setti Carraro. Non è un caso che nel 2020, a cent’anni esatti dalla nascita del padre, la conduttrice televisiva ha scelto di fare il grande passo e scrivere un libro interamente su di lui e diverso da quelli già pubblicati. “Cosa mi ha spinta a scriverlo proprio ora? Mi è stato chiesto di farlo. Di libri su papà ne sono usciti tanti. Volevano il ritratto di una famiglia cresciuta in caserma, spesso costretta a cambiare città. I ricordi di una ragazza adolescente e ribelle come sono stata. Ho accettato a patto di ricostruire insieme alla storia famigliare anche il clima di quei terribili anni” aveva detto nel 2020 parlando del libro “Il mio valzer con papà”.



“Lui è stato il primo uomo a regalarmi delle rose: l’ha fatto ogni anno il 22 giugno, il giorno del mio onomastico. Papà credeva molto nella famiglia. Quando mi sono separata dal padre di Giulia non mi ha parlato a lungo” aveva ricordato ancora Rita dalla Chiesa a proposito del genitore. E in relazione agli ultimi anni, caratterizzati da tante amarezze dal punto di vita professionale e privato: “Si è come spento quando è morta mamma: viveva in una stanza blindata sulla Salaria. Finiva tardi di lavorare e spesso trovava chiusa la mensa dei Carabinieri. I suoi uomini gli lasciavano un po’ di latte e della frutta in camera” è il ricordo della figlia che ha anche ammesso come l’arrivo nella sua vita della futura seconda moglie, Emanuela, sia stato “un raggio di sole, anche se io ne sono stata gelosa, lo confesso”.