Rita Dalla Chiesa, dalla tv al mondo della politica: “Convinta da Berlusconi”
Rita Dalla Chiesa non ha certo bisogno di presentazioni. Storico ex volto di Forum, il nome della conduttrice, nata a Casoria alla fine di agosto del 1947, ha da poco festeggiato i suoi 75 anni e si prepara ad una nuova avventura lontana dal piccolo schermo. Chi aveva avanzato il suo nome tra i possibili candidati della prossima edizione del Grande Fratello Vip, è rimasto di sasso nel constatare la sua intenzione di scendere in politica. La Dalla Chiesa, infatti, ha scelto di scendere in campo sotto il vessillo di Forza Italia in occasione delle prossime elezioni del 25 settembre, candidandosi in Puglia. Un luogo a lei caro in quanto fece da sfondo alla nascita della storia d’amore tra il padre Carlo Alberto Dalla Chiesa e la madre Rita Fabbo.
A convincere Rita Dalla Chiesa a candidarsi è stato Silvio Berlusconi, come ha ammesso la stessa conduttrice tra le pagine del settimanale Chi: “L’idea di candidarmi non è stata mia. Mi è stato richiesto e, siccome la senatrice Licia Ronzulli è stata brava a convincermi, ho detto sì”, ha ammesso, “Ma c’è voluto l’intervento del presidente Berlusconi”. Dopo aver detto di no per ben tre volte, si sarebbe lasciata convincere proprio dalle parole dell’ex premier. “È l’uomo più carismatico d’Italia”, ha aggiunto Rita parlando di Berlusconi. Nel frattempo Rita Dalla Chiesa ha preso molto seriamente il suo impegno in politica: “Se dovessi avere la fiducia per sedere in Parlamento sarebbe un grande onore, il Parlamento va onorato. Senza urla e minacce, senza rancori”, ha commentato.
Rita Dalla Chiesa ed il pensiero costante al padre, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa
Rita Dalla Chiesa ha le idee molto chiare su quello di cui le piacerebbe occuparsi, ovvero della sicurezza del nostro Paese e delle forze dell’ordine, tematiche a lei molto care e che inevitabilmente rimandano proprio al padre, il Generale Dalla Chiesa. La scelta di candidarsi ha inevitabilmente creato qualche perplessità di cui l’ex conduttrice di Forum è particolarmente conscia. “La mia candidatura ha creato qualche mal di pancia, lo so bene. Ma alla mia età non mi va di lasciare in sospeso nulla. La vita è un cerchio fatto a spicchi: ho provato tante cose, è rimasto questo spicchio. E non voglio più stare a guardare”, ha saggiamente commentato.
La sua decisione di scendere in politica, tuttavia, ha portato la Rai a rimandare la fiction “Il nostro Generale”, dedicata al padre Carlo Alberto Dalla Chiesa, vittima di mafia e ucciso il 3 settembre 1982 a Palermo. La prima puntata sarebbe dovuta andare in onda l’11 settembre. “Purtroppo nessuno poteva immaginare che le elezioni sarebbero state il 25 settembre. Ma, ricordo, la fiction è su mio padre. Non su di me”, ha voluto precisare la donna al settimanale diretto da Alfonso Signorini, “Ci sono rimasta male per il lavoro cinematografico. Parliamo di una fiction attesa dai Carabinieri. Ma andrà in onda prossimamente”. A proposito del genitore scomparso prematuramente, ha chiosato con un pensiero ancora carico di dolore: “Penso a mio padre in ogni istante, voglio che sia orgoglioso di me. Le battaglie che ho fatto nella mia vita e sui social continuerò a farle anche in Parlamento. Sarò sempre io, Rita Dalla Chiesa. Continuerò a battermi per i diritti in cui ho sempre creduto”.