Rita De Crescenzo è una tiktoker napoletana che vanta circa 900mila follower e più di 35 milioni di like. Una vita apparentemente da star, si parla di una possibile partecipazione al nuovo Gf Vip, che però cozza con le notizie delle ultime ore riguardanti il figlio, appena 14enne, che lo scorso 30 luglio era stato affidato ai servizi sociali. A raccontare come sono andate le cose è stata la stessa Rita De Crescenzo, che via social ha scritto: «Mio figlio sta in mano ai servizi sociali perché non andava a scuola e pure perché io tempo fa ho fatto delle pazzarie. Ho sottovalutato la situazione. Ho torto. Ho torto assai».
Come spiega il Corriere del Mezzegiorno, la star napoletana è stata coinvolta anni fa in una maxi inchiesta che riguardava alcune attività del clan camorristico degli Elia, e nel 2017 era stata arrestata con l’accusa di aver spacciato droga: «Sono stata arrestata con l’accusa di spaccio di droga ma ne sono uscita assolta. Sono stata arrestata per aver parlato al telefono con le mie amiche». Ma ora il focus, come detto in apertura, si è spostato sul figlio, scappato dalla comunità: «Vi devo dare una brutta notizia: mio figlio è scappato dalla comunità, è scappato! Voglio sapere una cosa: voi della comunità come avete potuto farlo scappare? A chi avete guardato?».
RITA DE CRESCENZO, FIGLIO SCAPPATO DALLA COMUNITA’: IL COMMENTO DEL COMUNE DI NAPOLI
In un altro video, come riferisce l’agenzia Ansa, Rita De Crescenzo avrebbe spiegato di essere successivamente riuscita ad entrare in contatto con il figlio, spiegando come lo stesso stesse bene. E sulla vicenda legata al figlio di Rita De Crescenzo si è espresso anche Luca Trapanese, assessore ai servizi sociali del comune di Napoli: «La verità che vediamo sui social non è la verità – ha commentato, come si legge su Open – quello che ci viene raccontato da una madre che prova dolore è la sua verità, ma la situazione è molto più complessa e non possiamo raccontarla perché c’è un segreto professionale». Trapanese ha quindi chiesto al ragazzo di tornare in comunità: «Il ragazzo è scappato dalla comunità ed è stato sicuramente aiutato, ma deve tornarci perché la legge è uguale per tutti. È importante che ritorni e che la famiglia collabori, perché questa situazione può migliorare affidandosi alle istituzioni».