Rita Pavone ha parlato a Verissimo anche delle polemiche che l’hanno interessata nelle settimane precedenti al Festival di Sanremo 2020. La cantante è stata accusata di essere sovranista: “Io ho chiesto cosa significa questa parola, io non lo so! Io ho doppio passaporto, vivo in Svizzera da 50 anni, mio figlio grande è arrivato in Svizzera che aveva due settimane, il secondo è nato in Svizzera. Io non capisco perché io che ho radici profondamente italiane, anche se vivo in un altro Paese, perché ci sono molte persone che mandiamo fuori a trovare lavoro, non dovrebbero sentirsi italiane? Io mi sento molto italiana, amo il mio Paese, lo amo perché ci sono due genitori al cimitero. Amo tutto ciò che io ricordo, amo le mie radici, posso vivere in Tanganica ma non significa nulla. Questo mi dà fastidio. La parola sovranista qualcuno me lo dovrà spiegare. Se è amore per il mio Paese io amo l’Italia“. Rita Pavone ha chiarito anche il suo punto di vista su Greta Thunberg: “Io non sapevo avesse una malattia. Dicevo che era da film horror non per la sua fisiognomica ma per quello che c’è intorno a lei. C’è un’organizzazione. Non possiamo nasconderci davanti una realtà: è una ragazzina intelligentissima che fa discorsi che facciamo tutti. Non intendevo offendere lei. Io apprezzo tantissimo quello che sta facendo questa ragazzina. Sono più scettica su quello che c’è dietro di lei. Perché questa ragazzina che continua a girare il mondo, non va a scuola…vuol dire che si sta sfruttando una situazione, viene strumentalizzata. Io ho avuto una battuta infelice. Chiedo scusa. Perché ho gli attributi per chiedere scusa. Sono una persona perbene. Vivo la mia vita tranquillamente. I miei cani, il mio bosco. I miei dischi d’oro sono i miei figli“. (agg. di Dario D’Angelo)



Rita Pavone: “Non so cosa vuol dire, ma amo l’Italia e le mie radici”

Rita Pavone è sovranista? Le posizioni politiche della cantante sono finite spesso nell’occhio del ciclone e dei media in generale. L’accusa di sovranismo è stata lanciata fin da quando il nome della cantante è spuntato nel cast di Sanremo 2020 e ha provocato non poche polemiche, anche se diversi giornalisti e colleghi hanno scelto di prendere le sue difese. La colpa è da ricercare in una particolare frase che la Pavone ha detto sull’attivista Greta Thunberg, che ha paragonato sui social ad un personaggio da film horror. “Non capisco questo linciaggio di Rita Pavone”, ha scritto invece su Twitter la cantante Fiordaliso, “a volte (e sottolineo a volte) io non sono d’accordo con lei. Ma Sanremo non è politica, abbiate pazienza. Lei è una delle più grandi artisti italiane. O avete la memoria corta? Io sono contenta che partecipi”. Più pesante la posizione di Red Ronnie, che ha puntato il dito contro un’altra artista in gara: “Elettra Lamborghini che è lì solo perchè mostra il c**o e perché si chiama Lamborghini, non suscita polemiche. Rita Pavone suscita polemiche perché è sovranista. Ma di cosa parliamo?”. Ospite di Verissimo per la puntata di oggi, sabato 15 febbraio 2020, sarà proprio Rita Pavone a ritornare sull’argomento. “Non so cosa voglia dire essere ‘sovranista’ ma se significa amore per il mio Paese, sì! Io amo l’Italia e le mie radici”, dichiara a Silvia Toffanin. In merito a quanto detto sulla Thunberg, l’artista ha scelto di fare una precisazione e manifestare ancora una volta il proprio dispiacere: “È stata una battuta infelice e chiedo scusa. Apprezzo molto quello che fa, ma sono scettica su quello che le sta attorno: un’organizzazione mostruosa che strumentalizza le sue battaglie”.



RITA PAVONE È SOVRANISTA? ACCUSE E POLEMICHE

L’accusa di essere sovranista rimarrà un’etichetta che Rita Pavone riuscirà a scrollarsi di dosso con estrema difficoltà. All’epoca del suo tweet contro Greta Thunberg, le polemiche non sono mancate e sono riemerse quando la Pavone è stata confermata per Sanremo 2020. Soprattutto per via della sua posizione ostile sul tema immigrazione. Alla luce della bufera scatenata, la cantante ha scelto di intervenire per difendersi grazie ad un’intervista a La Repubblica: “Mi hanno chiamata per cantare e non per rappresentare una parte politica nella quale non mi riconosco perché non mi riconosco in nessuna parte politica”. La Pavone ha anche aggiunto che le sue parole al veleno contro Greta sarebbero frutto di una sua mal gestione del mondo social: “Cado nelle trappole più stupide. Vedo una cosa che mi piace e lo dico in modo avventato. Ne vedo un’altra che non mi piace e allora seguo il mio umore e mi butto senza pensare troppo alle conseguenze, che in Italia diventano marchi d’infamia”. In quella stessa occasione, Rita ha rispedito al mittente le accuse di razzismo che le sono state mosse, rivelando di aver persino vergogna a dire di fare beneficenza. “Continuano a dipingere come una carogna, come quella che odia Greta e come se davvero mi piacesse chi inquina l’aria e sporca il nostro Paese”, ha aggiunto.

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