L’annuncio di Rita Pavone al Festival di Sanremo ha scatenato i commenti dei social che si sono scagliati contro la cantante che più volte si è resa protagonista di duri attacchi per via delle sue uscite su Twitter, dal rilancio di fake news contro gli immigrati alla gaffe su Greta Thunberg. Il web non perdona e Rita lo ha imparato sulla sua pelle e al Corriere della Sera oggi commenta: “Ho preso atto di quello che succedeva e ho smesso di scrivere. Metto foto di cani, fiori, tramonti… E ho anche smesso di leggere”, ha commentato. Inizialmente, ha spiegato, soffriva nel leggere i commenti degli haters: “Credevo che non mi capissero”. Sebbene abbia asserito di non avere mai avuto appoggi politici, la Pavone torna al Festival proprio nell’edizione in cui Lega e sovranisti contano in Rai: solo un caso? “Se fosse così sarei in televisione tutti i giorni. Visto che non lo sono o quei santi protettori non valgono una cicca o non esistono proprio”, ha tuonato. E alla domanda se si sente sovranista ha replicato: “Mi definisco liberale. Guardo le cose, non il partito cui appartiene chi le dice. Sono profondamente italiana: vivo in Svizzera, come Mina, De Benedetti o Tina Turner, e ho il doppio passaporto, ma le mie radici sono in Italia. Mi preoccupo del mio Paese anche se non ci vivo. Se questo è essere sovranisti…”.
RITA PAVONE E LE CRITICHE PER SANREMO 2020
La 74enne Rita Pavone ha voluto ribadire di essere stata chiamata al Festival solo per cantare e non per rappresentare una parte politica anche nell’intervista a Repubblica. La stessa ex Gian Burrasca ha ammesso di essere “spaventata dalla politica” e che “non so usare bene i social dunque cado nelle trappole più stupide”. Quindi la Pavone si domanda come possano considerarla davvero razzista? “Non scherziamo”, replica lei dispiaciuta. A renderla felice è però l’idea di tornare sul palco dell’Ariston anche se ora è costretta a difendersi da accuse che, a suo dire, non meriterebbe. Oggi riconosce di aver scritto “una cosa orribile” su Greta Thunberg. “Continuano a dipingermi come una carogna, come quella che odia Greta e come se davvero mi piacesse chi inquina l’aria e sporca il nostro Pianeta”, dice. Secondo Rita, il giudizio positivo espresso nei suoi confronti da Salvini avrebbe portato alle numerose critiche degli italiani nei suoi confronti. “Anche Togliatti era un mio fan e veniva ai miei concerti. Avrei dovuto rifiutare le lodi di Togliatti? E ora dovrei rifiutare quelle di Salvini?”, si domanda. Intanto pensa alla sua partecipazione a Sanremo con la canzone “Niente (Resilienza 74)”, che definisce come una canzone cucitale addosso, “un pezzo grintoso”, dice.