Rita Pavone a Verissimo si racconta tra passato, presente e futuro. La malattia uno dei temi centrali dell’intervista con Silvia Toffanin. La cantante ricorda con trasporto quel momento così difficile della sua vita e della sua carriera: “Bisogna accontentare se stessi, non solo gli altri. Era il 2016 quando annunciai il ritiro perché ho avuto un momento difficile di vita. Tutto questo ti mette davanti ad una situazione che ti fa capire che la vita è cosi, che quando è il tuo turno ti tocca. Così decisi di andare in Spagna per cinque anni. Poi – continua Rita Pavone – ho detto perché rinunciare ad una cosa che amo, così mi sono rimessa in pista con la musica”. Rita Pavone prende le vita come viene, senza illusioni, godendosela giorno per giorno: “Perché a vita ti regala cose bellissime, ma pareggia sempre i conti”, spiega. “La parola felice mi spaventa, dico serenità che è meglio”. (Agg.Jacopo D’Antuono)



Rita Pavone a Verissimo, il racconto della malattia

Rita Pavone non è ormai più di una ragazzina, ma ha grinta e determinazione da vendere. L’interprete de “La partita di pallone” non mette in mostra queste sue caratteristiche solo quando è chiamata a esibirsi, ma anche nella sua quotidianità. Emblematico è quanto accaduto qualche anno fa quando ha dovuto combattere con una malattia che le è stata diagnosticata in modo inaspettato.



Fondamentali in quell’occasione sono stati i soccorsi tempestivi da parte di chi si trovava con lei nel momento in cui è stata vittima di un malore mentre si stava dedicando alle prove prima di un suo spettacolo. Ora che il peggio è passato lei è consapevole di quanto sia stata fortunata.

Rita Pavone e la malattia che l’ha colpita: il malore improvviso

Nell’ottobre del 2003 Rita si trovava negli studi Rai per la registrazione di un programma a cui avrebbe dovuto partecipare. La cantante ha avuto un malore improvviso, che ha spaventato non poco tutti i presenti. E’ stato il marito Teddy Reno a raccontare l’accaduto: “La mia Rita è stata porta a porta con l’aldilà – ha detto lui in un’intervista a ‘La Repubblica’ -. A Saxa Rubra per le prove mentre ballava mi ha guardato con gli occhi sbarrati e si è interrotta. Poco dopo si è accasciata a terra. L’hanno salvata la sua segretaria, Rossella Ricciotti, il coreografo Fabrizio Mainini con un massaggio cardiaco. Rita era senza conoscenza, non respirava. Poi è rinvenuta, è sopraggiunto il medico della Rai e siamo corsi al pronto soccorso. Sembrava tutto regolare. In aereo l’ho portata al Policlinico di Monza. Negli anni si era formata una placca al centro dell’aorta e aveva ostruito la circolazione: poteva andarsene da un momento all’altra. I professori e Acquistapace l’hanno salvata: quattro ore di intervento, le più lunghe della mia vita. Sono felice, per me è come la mia stessa vita”.



A distanza di tempo lei non può che essere riconoscente a chi l’ha aiutata e soccorsa: “Se sono qui lo devo al destino – ha raccontato a Mara Venier, ospite di ‘Domenica In’ -. Avevo piccole fitte al petto, a cui però non ho dato nessuna importanza, cantavo, andavo di qua e di là, ballavo come una matta, fino a che sono piombata a terra. L’aorta era quasi già bella e otturata. Mi hanno riportata al mondo per un capello”.