Rita Pavone è la prima ospite di “Da noi…a ruota libera” di Francesca Fialdini. La cantante in collegamento da casa racconta come sta trascorrendo questi giorni di quarantena per via del Coroanvirus: “è accaduto di tutto, c’è resilienza come tutte le persone che stanno vivendo questo momento. Prendo la vita con tranquillità sperando che questa cosa brutta diventi solo un ricordo lontano e che tutto possa tornare come prima”. La cantante poi ricorda gli inizi della sua carriera: “sono nata in un periodo artisticamente in cui la donna era prosperosa ed io ero magra, piccolina, ero alta come un comodino con una faccia lentigginosa. Non mi aspettavo chissà cosa, ma invece mio padre mi diceva che quelle particolarità fisiche potevano essere la ragione del mio successo”. Il successo poi è arrivato ed è stato internazionale, anche se la cantante di Cuore precisa a gran voce: “non ho mai dato nulla per scontato, ho sempre lottato per ottenere le cose qualche volta ho vinto e qualche volta no. Sul finale poi lancia un messaggio alle giovane generazioni “non bisogna mai dare nulla per scontato, la vita decide alle tue spalle quello che potrà accadere o no. La mia sfortuna da ragazzina era quella di nascere dopo il dopoguerra, non si poteva studiare. Adesso le nuove generazioni hanno i genitori che spendono dei soldi, si danno da fare e non si rendono conto di quanto sono fortunati”. (aggiornamento di Emanuele Ambrosio)
Rita Pavone: l’incontro choc con Elvis Presley
Sempre energica Rita Pavone e forse questa sua caratteristica si accentua sempre di più anche con gli anni che passano. A Sanremo abbiamo potuto ascoltarla con il brano Resilienza, un titolo che a quanto pare le calza a pennello. Per spiegare il termine, la cantante ha fatto due tipi di paragone. “Se lo mettiamo sul piano di qualcosa”, ha detto in collegamento con Red Ronnie in questi giorni, “è un materiale che può subire degli urti ma che non si rompe. Paragonato ad una persona, quest’ultima può aver subito dei traumi, delle delusioni, ma non si piega”. Per Rita la resilienza è molto di più della resistenza, visto che la prima permette all’individuo di maturare. “Penso di essere resiliente da una vita”, ha sottolineato. Nel profondo è sempre stata una rocker, ma la Pavone si è dovuta piegare alle logiche di mercato. “Mi sono adattata e ho avuto una certa facilità ad entrare nel mondo musicale”, ha ammesso, “perchè nella mia adolescenza mi piaceva tutto quello che era musicale, pop, soul, pop, jazz. Mi dava un’emozione… poi ho dovuto adattarmi ad una discografia che mi voleva in un dato modo“. Anche se in realtà la grinta con cui l’abbiamo sempre vista sul palco non corrisponde alla natura di Rita, la persona dietro la cantante. “Nella vita sono timida, anche introversa”, ha dichiarato, “Poi però sul palcoscenico… è come se qualcuno aprisse una porta e uscisse un’altra persona”.
Rita Pavone, l’incontro con Elvis Presley
Questo uno degli aneddoti che in questi giorni ha rivelato Rita Pavone alla tv di Red Ronnie. All’epoca aveva 19 anni e ha insistito molto per poterlo vedere, anche se all’inizio lo staff del cantante hanno cercato di impedirglielo. Rita però ha sfoggiato le lacrime e quella sua aria da bambina che le hanno permesso di superare il primo ostacolo. “Lui è arrivato la sera a mezzanotte, io sono stata in fibrillazione tutto il giorno”, ha confessato, “portava degli occhiali gialli, aveva i basettoni, era magrissimo e veramente bello“. Poi il colpo di scena: appena entrato, Elvis l’ha riconosciuta e le ha dato un buffetto sulla guancia. Oggi, domenica 26 aprile 2020, Rita Pavone sarà in collegamento a Da noi a ruota libera e potrebbe rivelare altri aneddoti sulla sua carriera. Non è escluso però qualche difficoltà con il cellulare, visto che la Pavone ammette di non essere del tutto ferrata con la tecnologia. Anche durante la chiacchierata con Ronnie ci sono stati degli imprevisti: Rita ad un certo punto è scomparsa dall’inquadratura, si è visto il tetto di casa sua ed è dovuto intervenire il marito Teddy Reno per sistemare le cose.