Rita Pavone è tra i giudici di All Together Now, il talent show condotto da Michelle Hunziker su Canale 5. La cantante de “La partita di pallone” è stata una delle protagoniste di “Musica e parole”, lo show prodotto da Franca Dini e ospitato al teatro della Versiliana dove ha portato sul palcoscenico la sua straordinaria carriera. 60 anni di successi che hanno segnato la storia della musica italiana. Accompagnata al pianoforte dal maestro Fabio Urbani, la Pavone ha aperto la serata con “Niente”, il brano portato in gara al Festival di Sanremo 2020 per poi deliziare il pubblico con alcune hit come “La partita di pallone”, “Come te non c’è nessuno” e “Il ballo del mattone”.



La cantante ha poi risposto ad una serie di domande del giornalista Dario Salvatori ricordando il suo debutto. La sua carriera è inizia nel 1962 quando, giovanissima, vince al Festival degli sconosciuti di Ariccia. “Era il 1962 – ha detto la cantante – e mia madre non mi voleva mandare. Da piccola avrei desiderato studiare musica, ma non ce lo potevamo permettere, con i pochi soldi che entravano in casa era difficile arrivare a fine mese”. Nonostante il no della madre, Rita è riuscita a partecipare al concorso canoro grazie all’appoggio del padre, operaio alla Fiat, che le ha pagato il viaggio da Torino ad Ariccia.



Rita Pavone: “Posso essere divertente, ma anche maliziosa alla mia età”

Rita Pavone è una delle indiscusse regine della musica italiana. La cantante di “Cuore”, intervistata da Dilei.it ha raccontato qualcosa in più della sua vita e del suo essere donna. “Esiste innanzi tutto una Rita Pavone che nella vita è una donna molto normale: si occupa del giardino, gioca con il cane, va a fare la spesa. Poi c’è un’altra Rita, che è quella artistica” – ha esordito la cantante che ha aggiunto – “lei sì che ha una faccia tosta: non ha paura di nulla, affronta tutto e tutti con grande tranquillità”.



Artista di successo, ma anche mogli e madre:. “poi c’è la Rita madre di famiglia, con due figli meravigliosi, appagata dalla propria vita”. Non solo, la Pavone ha parlato anche di un’altra parte di se: “c’é un’altra Rita ancora: aggressiva, che quando vede delle ingiustizie si arrabbia. Tutte loro convivono bene assieme, hanno i loro spazi e sanno camminare nella stessa direzione. É anche il segreto della mia vita artistica, il motivo per cui è durata così tanto e spero lo faccia ancora: posso essere rock, ma posso essere anche dolcissima. Posso essere divertente, ma posso essere anche maliziosa. Ci son tante sfaccettature di Rita che mi fanno essere nella vita quella che è l’artista nel lavoro, e viceversa”.