Rita Rusic: l’infanzia in Istria e l’arrivo in Italia come profuga

Rita Rusic si è raccontata in una lunga intervista a Candida Morvillo, sulle pagine del Corriere della Sera. La produttrice ha ricordato la sua infanzia Kastellir, piccolissimo paese dell’Istria: “I miei genitori si erano sposati giovanissimi, mamma si occupava di noi figlie, papà suonava sassofono e clarinetto, insegnava musica, faceva un po’ di teatro e, per sopravvivere, sculture di marmo. Ma chi vuole che comprasse sculture a Kastellir? Per cui, scolpiva lapidi da morto”. Quando Rita ha 4 anni, come profughi lasciano l’Istria e arrivano in Italia: “Ho chiara l’immagine di mamma e papà che ci dicono di non parlarne con nessuno e di tutti noi che partiamo, con due valigie di cartone e le nonne vedove che ci accompagnano alla corriera per Trieste e piangono”. Vengono accolti nel campo profughi di San Saba, poi il collegio dalle suore a Roma dove scopre il potere della bellezza: “Piacqui così tanto alla moglie del direttore che mi prese sotto la sua ala. Mi fece fare la cresima con Paolo VI, mi portava sacchi in pannolenci pieni di regali”. Quando ha 14 anni la famiglia si riunisce a Busto Arisizio, Rita studia a Milano e inizia a lavorare come modella.



Rita Rusic: l’incontro con Vittorio Cecchi Gori

Poi l’incontro con Vittorio Cecchi Gori: “Era simpatico, mi faceva ridere, ed era un po’ infantile, anche se aveva 18 anni più di me. E mi lusingava che fosse produttore e mi avesse scelta per corteggiarmi”, ha raccontato Rita Rusic al Corriere della Sera. Nel 1982 debutta come attrice nel ruolo di Uraia in “Attila Flagello di Dio”: “A Vittorio non piaceva che facessi l’attrice, ma neanche che andassi all’università, in palestra… Lui era molto possessivo, io molto giovane e abbastanza stupida: mi sentivo gratificata dalla sua gelosia. Molto presto, ho iniziato ad andare in ufficio con lui, non volevo stare a casa e volevo capire cosa fa un produttore”. Sulle pagine del Corriere della Sera Rita Rusic ha ripercorso la sua lunga relazione – 18 anni – con il produttore e ricordato il momento che ha segnato la fine tra loro: “Forse la crisi con Vittorio inizia quando, ricevendoci, l’ambasciatore francese disse: l’allieva che supera il maestro. Capii subito che era la fine. I litigi cominciarono dopo la cover di Lady Ciclone, su Sette. Lui iniziò a soffrire il mio successo, come se togliesse qualcosa a lui”.



La nuova vita di Rita Rusic a Miami

Rita Rusic ha ricordato anche la separazione, con interventi dei carabinieri: “Fu orribile. Ricordo quando lessi nello sguardo di Vittorio che per lui non contavo più niente. Sentii che mi voleva annientata”. Ci sono voluti 17 anni e mezzo per divorziare da Vittorio Cecchi Gori: “Il divorzio è arrivato quando non c’era più niente: Vittorio era stato arrestato e le società erano fallite. I miei figli non hanno neanche un garage che arrivi dal padre”. Oggi Rita Rusic vive a Miami: “Ho aperto, con una socia, un concept store sofisticato e di successo, si chiama Violet & Grace lavoriamo ad altre aperture, Roma inclusa. E negli ultimi anni ho raccolto storie da produrre per cinema e serie. Presto prevedo di raccogliere i frutti”. Al suo fianco c’è Cristiano Di Luzio, con cui ha partecipato a Pechino Express 2022: “Ora sto con un ragazzo di 32 anni, trenta meno di me. È un bellissimo viaggio perché è a termine, il che lo rende intenso”, ha detto al Corriere della Sera.

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