Rita Rusic a ItaliaSì per presentare il “podio” della sua vita. A Marco Liorni ha parlato delle persone più importanti della sua vita, a partire dalla sorella Lierka. «È sempre stata il mio grande amore, la famiglia è il mio grande amore. Per me è sempre stata famiglia. Quando ero piccola era il mio modello, sono sempre stata pazza di lei». Non è stata un’infanzia facile la loro, sono state in un campo profughi. «Scappavamo dalla povertà», ha raccontato l’attrice e produttrice cinematografica. Ma il loro legame ha resistito a qualsiasi difficoltà. «La amavo più dei miei genitori, poi tutto si è equilibrato, ma è come se fossimo sorelle gemelle. È sempre stata presente nella mia vita, soprattutto nelle difficoltà». La sorella le è stata sempre vicino, senza mai prevaricarla. Anche perché lei ha un carattere molto forte.
Ma nel podio della sua vita di Rita Rusic c’è anche Vittorio Cecchi Gori. «Sta bene, abbiamo festeggiato i suoi 80 anni». I due si conobbero in un ristorante in cui c’era l’assistente di Adriano Celentano che la cercava come modella. «Sul set ho conosciuto entrambi. Poi è partito un corteggiamento di Vittorio e dopo due anni e mezzo ci siamo spostati. Era molto divertente e simpatico, molto affettuoso e dolce. Non dava l’aria del boss, aveva un’aria infantile».
IL RETROSCENA SU LEONARDO PIERACCIONI
Rita Rusic ha sempre sognato la felicità, non ha mai smesso di cercarla. «Racchiude diverse cose, in primis la salute che è indispensabile, ma anche i tuoi obiettivi, come la famiglia e il lavoro. Il mio sogno è fatto di concretezze». Quindi, a 20 anni quando incontrò Vittorio Cecchi Gori cercava la sua strada, mentre lui cercava una ragazza più concreta, vera e semplice di quelle che aveva conosciuto nel mondo dello spettacolo. «Abbiamo iniziato a lavorare insieme e dopo dieci anni ho cominciato a firmare i film», ha proseguito Rita Rusic a ItaliaSì. Ma sul suo podio c’è anche Leonardo Pieraccioni, la sua “opera prima”. «Aveva 27 anni quando l’ho conosciuto. Non aveva fatto ancora nulla. Lui è stato la prima persona che ha iniziato con me a fare l’attore, il regista e lo sceneggiatore. Io lo sento come un figlio artistico».
A tal proposito, ha ricordato un aneddoto riguardo un regalo di compleanno per Leonardo Pieraccioni dopo il successo raggiunto. «Il suo compenso era stato già definito prima, ma non potevamo guadagnare solo noi, quindi gli abbiamo fatto un assegno. C’erano nove zeri, c’era ancora la lira, lui non capiva. Allora si è messo lo choc per non perderlo e si è presentato così in banca». Interessante anche la sua riflessione riguardo le parole di Fedez, che dice di aver rivisto il suo rapporto con i soldi dopo il tumore. «Doveva saperlo anche prima! Ad un certo punto lo ha capito, io auguro di capirlo senza arrivare lì e auguro a lui di avere una vita lunghissima indipendentemente da tutto, tutti meritiamo la salute e la felicità». Invece ha criticato la scelta di Jennifer Lopez e Ben Affleck di inserire anche la sfera sessuale nel loro contratto prematrimoniale: «Ma credo sia stata una sua provocazione».