Il ritardo del pagamento della tredicesima potrebbe succedere per svariati motivi. E laddove capiti, quali sono le azioni da compiere? A chi ci si deve rivolgere per avere un’idea di quello che sta accadendo? Vedremo nei dettagli a chi comunicare il disservizio e come agire tempestivamente.

La 13esima mensilità è la famosa “gratifica di fine anno” che spetta ai pensionati e ai dipendenti, il cui conteggio dipende dai giorni effettivamente lavorati. L’importo corrisponde ad un dodicesimo rispetto agli ultimi dodici mesi lavorati (sia che si tratti di un accredito costante della pensione sia dei giorni lavoratori consecutivamente).



Ritardo pagamento tredicesima: come agire tempestivamente

La tredicesima mensilità viene concessa a chi un contratto di lavoro subordinato, indipendentemente che si tratti di un tempo parziale o pieno, ma è applicabile anche ai contratti di collaboratori domestici come badanti e colf (e naturalmente anche per i pensionati).



Il calcolo tra lo stipendio e l’importo della 13esima mensilità prevede delle differenze sostanziali: dalla gratifica vanno tolti gli importi relativamente ai contributi fiscali e previdenziali, e sul rateo non vengono applicate le detrazioni fiscali spettanti ai lavoratori dipendenti.

Nel caso in cui il datore di lavoro non paghi la tredicesima mensilità prima di accusare il proprio capo, è indispensabile comprendere quali possano essere i motivi che hanno evitato tale pagamento (e conoscere le date di pagamento reali). In alcuni casi infatti, la 13esima non si matura, ad esempio:

  • Una aspettativa non pagata;
  • Congedo parentale opzionale;
  • Assenza dal lavoro per la malattia del proprio figlio;
  • Periodo di malattia oltre il limite previsto;
  • Permessi non pagati;
  • Meno di 15 giorni mensili lavorati in un anno.

Laddove invece, la tredicesima mensilità spetti realmente ma il ritardo del pagamento va oltre il limite previsto (fino a presentarsi una inadempienza del datore di lavoro), allora è meglio rivolgersi ad una associazione specializzata nella tutela dei lavoratori oppure al sindacato e formalizzare il sollecito.



Il pagamento della tredicesima mensilità si prescrive in tre anni, mentre il datore di lavoro inadempiente non potrà accedere a sconti e agevolazioni previste nella normativa vigente.