Patrice Evra ha annunciato il suo ritiro ufficiale dal calcio giocato con un post su Twitter che trasmette il suo solito ottimismo. A commento di un video che racconta la sua carriera saluta con un semplice e chiaro “Merci Au Revoir”. Il calciatore era stato portato in Italia quando aveva appena 17 anni dal Marsala, per poi essere acquistato nel 1999/2000 dal Monza. Senza riuscire a incidere era stato rispedito in Francia dove grazie al Nizza aveva iniziato a giocare ad alti livelli, meritandosi la chiamata dal Monaco. Quattro anni nel principato gli erano valsi la chiamata del Manchester United dove dal 2006 al 2014 aveva insegnato calcio sulla corsia mancina. Tra il 2014 e il 2017 aveva avuto l’opportunità di tornare in Italia per prendersi delle belle rivincite con la maglia della Juventus. Dopo la fine dell’avventura con i bianconeri non era andata molto bene in Francia col Marsiglia e nuovamente in Inghilterra col West Ham. La fine della sua carriera è stata purtroppo macchiata da un brutto gesto che lo aveva portato a dare un calcio a un tifoso priam della gara di Europa League contro il Vitoria Guimaraes mentre indossava la maglia dell’Om.
Ritiro Evra, il saluto della Juventus
Alla Juventus Patrice Evra ha lasciato ricordi contrastanti. Molti tifosi non gli hanno perdonato quella palla spazzata male alla fine di una gara contro il Bayern Monaco in Germania che era costata la qualificazione ai quarti di finale di Champions League dopo una gara straordinaria fuoricasa che la Juve poi perse 4-2 ai tempi supplementari. Nonostante questo il ragazzo ha speso sempre parole d’amore verso i bianconeri, diventando un personaggio molto seguito anche sui social network dove non ha mai limitato le sue enormi capacità comiche. Proprio in questi giorni su La Gazzetta dello sport aveva raccontato la fine della storia con i bianconeri dai quali si divise nel gennaio del 2017: “Giocavo col contagocce, praticamente solo in Champion. Io volevo scendere in campo sempre e lo feci presente ad Allegri, non ero più felice. Prima di Natale nella Supercoppa Italiana di Doha il tecnico mi disse che non ero titolare, per la prima volta in carriera non mi impegnai nel riscaldamento prima del match. Al 33mo il mio collega si fece male e arrivò il mio turno, ma non ero pronto. Quella volta giocò la sorella di Evra, era arrivato il momento di cambiare aria”.