Passare dalla pausa estiva al rientro a scuola può comportare problemi di ‘adattamento’ ai nuovi ritmi quotidiani. Questo succede ai giovani abituati magari ad orari diversi di sonno e risveglio. Come riporta infatti il Suddeutsche Zeitung, l’esperta di medicina del sonno, Kneginja Richter, professoressa al TH di Norimberga, ha spiegato intanto quali sono le tempistiche in base alle quali il nostro organismo riesce ad adattarsi ai cambi repentini di abitudini, e suggerisce cosa fare in particolare coi ragazzi in modo che risentano meno dei cambiamenti.



Il capovolgimento del ciclo sveglia-sonno può comportare una sorta di ‘jet lag’ per i giovani secondo la dottoressa. Questo perchè solitamente il corpo impiega almeno una settimana prima di abituarsi nuovamente ai nuovi orari. Per poter evitare quindi che il cervello si ritrovi in uno stato dormiente la mattina, a seguito dell’anticipo della sveglia, occorre far sì che i ragazzi inizino gradatamente a svegliarsi prima, anticipando di mezz’ora ogni giorno la sveglia mattutina, ‘familiarizzando’ così ogni giorno di più con la luce del giorno della mattina.



LA FASE DI TRANSIZIONE NEI GIOVANI: COME AFFRONTARLA AL MEGLIO

La fase di transizione non sempre può avere effetti positivi sui giovani. Alcuni infatti continuerebbero a dimostrare difficoltà nel risveglio e nelle ore di lezione, essendosi troppo abituati al riposo delle vacanze estive, farebbero fatica a concentrarsi. Secondo la Dott.ssa Richter quindi per poter affrontare questo ‘disagio’ i genitori dovrebbero garantire ai propri figli l’alternanza tra riposo e veglia, lasciando dormire gli stessi nel fine settimana, in modo da aiutare l’organismo a rigenerarsi compensando la mancanza di sonno.



Quest’ultima infatti non sarebbe da sottovalutare. La mancanza cronica di sonno rende emotivamente instabile, provoca sbalzi d’umore, problemi di concentrazione, calo del rendimento scolastico e anche un indebolimento del sistema immunitario. Inoltre, il sonno è un processo necessario per la crescita. Nel sonno profondo viene infatti rilasciato l’ormone della crescita, che è responsabile della maturazione del corpo e del cervello. Tra i suggerimenti che infine la specialista non ha mancato di dare ha citato anche la diversa distribuzione dell’orario scolastico. Secondo la stessa infatti potrebbe da un lato giovare un posticipo nell’inizio delle lezioni la mattina, oltre ad un posticipo a giornata inoltrata delle materie che richiedono maggiore attenzione come matematica, italiano, latino e chimica.