Sabato 4 gennaio alle ore 21.40, Italia 1 propone Ritorno al futuro – Parte II. Si tratta del secondo capitolo di una serie a metà strada tra la commedia e il fantasy, in grado di ottenere grandi successi in giro per il mondo. Il film è stato realizzato negli Stati Uniti nel 1989 e ha tra i suoi produttori esecutivi Steven Spielberg, con la sceneggiatura di Bob Gale, la fotografia di Dean Cundey, il montaggio di Harry Keramidas e Arthur Schmidt e le musiche di Alan Silvestri. Come nel titolo precedente, la regia è stata gestita da Robert Zemeckis, noto anche grazie a Chi ha incastrato Roger Rabbit, Forrest Gump, La morte ti fa bella, Cast Away e Polar Express. Il protagonista è sempre Michael J. Fox, interprete di origine canadese apprezzato grazie a diverse serie televisive e, soprattutto, alla trilogia de Ritorno al futuro. Al suo fianco, confermato Christopher Lloyd, noto per aver assunto le sembianze dello zio Fester nei primi due film della serie Famiglia Addams e del giudice Morton in Chi ha incastrato Roger Rabbit. Il cast viene completato da Lea Thompson, Thomas F. Wilson ed Elisabeth Shue.
LA TRAMA DEL FILM RITORNO AL FUTURO PARTE II
La trama di Back to the Future Part II (titolo originale) si apre con Marty tornato nella sua epoca, che si imbatte ancora una volta nel suo amico Doc. Quest’ultimo scopre che il suo figlio futuro avrà un avvenire complicato. Marty, la fidanzata Jennifer e Doc giungono al 2015, con la ragazza che viene addormentata con un generatore di sonno perché faceva una serie infinita di domande. Devono vedersela ancora una volta con il terribile Biff, che si impossessa della macchina del futuro, l’ormai celebre DeLorean. L’uomo crea un nuovo passato e mette in guardia la sua versione del 1955. Per salvare la situazione, Doc e Marty sono costretti a tornare nel 1985 e sventare i piani malvagi di Biff, evitando di interagire con i loro rispettivi doppioni. A causa di un malinteso, Doc viene condotto nel far west del 1885 e non ha alcuna intenzione di tornare al presente. Marty chiede l’aiuto del Doc del 1955 per aggiustare ancora una volta la macchina, ma senza successo.