La rimpatriata virtuale delle star di “Ritorno al futuro”, 35 anni dopo l’uscita di uno dei film cult degli anni Ottanta, ha avuto un grandissimo successo sul web. A causa della pandemia di Coronavirus, si è trattato di una reunion virtuale promossa dall’attore Josh Gad, grande appassionato della saga di “Ritorno al futuro”. Erano presenti i tre principali attori protagonisti, cioè Michael J. Fox, Christopher Lloyd e Lea Thompson, ma anche il regista Robert Zemeckis, lo sceneggiatore Bob Gale e anche altri interpreti della trilogia cinematografica, di cui il primo atto “Ritorno al futuro” uscì nei cinema di tutto il mondo appunto nel 1985.
La storia vede protagonista Marty McFly (Michael J. Fox), studente di 17 anni che torna indietro di 30 anni, dunque nel 1955, con la DeLorean modificata in macchina del tempo dal suo amico dottor Emmett Brown. Come detto, tutto è partito da Josh Gad che, da buon appassionato di “Ritorno al futuro”, ha voluto questa reunion virtuale tra i principali protagonisti della saga durante l’ultimo episodio della serie “reunited Apart” su Youtube. Le star non si sono tirate indietro e hanno raccontato o rivissuto una serie di aneddoti, catturando l’attenzione dei fan, molto numerosi ancora oggi.
RITORNO AL FUTURO: LA REUNION
Ad esempio, Michael J. Fox e Christopher Lloyd hanno rivestito i panni di Marty e del dottore, recitando il celebre dialogo nel quale si rendono conto che Lorraine, la madre di Marty, è innamorata di lui diciassettenne nel 1955, considerandolo logicamente un suo coetaneo. In seguito di conseguenza è stata la volta di Lorraine stessa, cioè l’attrice Lea Thompson, in un duetto con lo stesso Michael J. Fox. Tantissimi fan hanno aprrezzato il filmato, che ha ricevuto una pioggia di commenti positivi su Instagram, dove la reunion di “Ritorno al futuro” ha davvero spopolato.
Il regista Robert Zemeckis ha invece ricordato che il titolo non piaceva per nulla a Sidney Steinberg, direttore degli Studios, il quale cercò in ogni modo di cambiarlo in “Spaceman from Pluto”, perché la parola futuro nel titolo di un film non portava fotuna. In questo caso però la presunta jella non fermò il grandioso successo di “Ritorno al futuro”: costato 19 milioni di dollari, ne incassò infatti 390 al botteghino diventando un cult in tutto il mondo e aprendo la strada a una trilogia che visse infatti ancora altri due successivi capitoli.