Ritorno al nucleare in Italia, pronto un piano per la costruzione delle centrali con investimenti sui sistemi sostenibili di quarta generazione che potrebbero produrre un valore aggiunto da 45 miliardi. Grazie al sostegno del governo sul finanziamento da 38 miliardi destinato alla valutazione dello scenario energetico, in futuro questa fonte alternativa potrebbe rappresentare un punto di svolta. Soprattutto dopo l’appoggio della Commissione Europea, che ultimamente si è espressa in favore dell’energia nucleare riconoscendo che si tratta di una fonte energetica rinnovabile e virtuosa.
Pertanto i fondi per aumentare questo tipo di sistemi sono stati inseriti nella lista di quelli concedibili dall’Ue. Il quotidiano Il Tempo ha pubblicato una serie di dichiarazioni, fatte in occasione della 21esima edizione di Italia Direzione Nord, durante la quale è stato presentato uno studio preliminare effettuato da Openeconomics, che evidenzia tutti i vantaggi della costruzione di nuovi impianti. Oltre al guadagno economico ed energetico, potrebbe produrre fino a 52mila posti di lavoro.
Ritorno al nucleare in Italia, crescono i consensi popolari tra i giovani sotto i 35 anni
Alla rassegna istituzionale Italia direzione Nord sono intervenuti anche, il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin. Dichiarando non solo che il governo ha in programma diversi investimenti per sostenere il ritorno al nucleare, sostenibile grazie ai mini reattori modulari di quarta generazione, ma anche, che il consenso popolare a questo tipo di fonte energetica sta crescendo sempre di più.
Dopo lo sdoganamento ufficiale da parte dell’Europa infatti, i sondaggi mostrano che molte persone, soprattutto i giovani dai 18 ai 35 anni, hanno nettamente cambiato atteggiamento. Una ideologia per il futuro che è sostenuta anche dal mondo dell’industria che da sempre sottolinea che: “Il nucleare è fondamentale per arrivare ad avere una sicurezza e un’indipendenza energetica“, soprattutto per non subire più una situazione di crisi come si è verificato in passato.