La rivalutazione delle pensioni 2025 coinvolgerà circa 60 mila pensionati, tra cui anche i soggetti che hanno residenza all’estero e che in alcuni casi perderanno poco meno di 1.000€ mensili. Gli unici a salvarsi – come contenuto nel nuovo Bilancio – sono coloro che percepiranno meno del minimo INPS.
La stretta arriva soprattutto per i pensionati all’estero, nonché le categorie più penalizzate che l’anno prossimo non vedranno alcuna rivalutazione sulla propria pensione. Gli unici esonerati dalla penalizzazione sono i cittadini che percepiscono un assegno inferiore al trattamento minimo previsto.
Rivalutazione pensioni 2025: chi ne sarà escluso?
La nuova manovra pone dei limiti sulla rivalutazione delle pensioni 2025. Il testo (che sta per essere lavorato in Parlamento e ha scadenza entro il 31 dicembre 2024) contiene le condizioni necessarie per godere delle rivalutazioni e specifica chi ne è escluso.
Saranno esclusi dalla rivalutazione automatica i contribuenti che godono di un assegno pensionistico superiore al trattamento minimo INPS (ovvero 598,61€ mensili) e i residenti all’estero.
Gli altri pensionati non riceveranno alcun adeguamento basato sull’inflazione, che per l’anno prossimo sarebbe stimato allo 0,8% in più (percentuale che potrebbe variare in base al proprio reddito, visto che entrerà in vigore il sistema a scaglioni).
É previsto inoltre, un lieve aumento anche per chi percepirà poco più del trattamento minimo INPS. Ovvero coloro per i quali l’assegno è di 600€, l’incremento sarà di appena 2€, arrivando a 602€ mensili.
Più di 60mila pensionati senza rivalutazione
La rivalutazione delle pensioni 2025 intaccherà – secondo delle stime del Governo – ben 60.746 pensionati che riceveranno un assegno superiore al minimo previdenziale. Dunque gli stessi non potranno riceveranno alcun aumento basato sulle rivalutazioni pensionistiche.
Il taglio però coinvolgerà anche quei “poveri” pensionati con un assegno medio basso, che secondo le stime dovrebbero essere 31.179. A loro non spetta nessuna rivalutazione pur percependo circa 745€ al mese.
Il taglio delle rivalutazioni ci aspettavamo coinvolgesse soltanto le pensioni davvero ricche, quelle da almeno 4.800€ mensili per intenderci.
Dal 2025 fino al 2028 con questa manovra lo Stato risparmierà 8,6 milioni annuali. Successivamente si prospetta una platea sempre più ristretta e dunque un risparmio ancora più alto.