La rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere è rientrata. I disordini iniziati da un gruppo di detenuti della Casa Circondariale hanno avuto fine nel primo pomeriggio, con i detenuti che sono stati ricondotti nelle celle. Il Vice Capo del DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), Roberto Tartaglia, si è recato nel reparto Danubio, dove i disordini hanno avuto luogo, incontrando una folta rappresentanza di personale di Polizia Penitenziaria che lavora in quel reparto per comprendere le loro istanze e soprattutto le problematiche della struttura e del personale. In seguito ha avuto luogo una riunione con il Provveditore regionale della Campania, la Direttrice dell’istituto, il Comandante del reparto di Polizia Penitenziaria e i sanitari presenti. Su disposizione del Capo del Dipartimento Bernardo Petralia – che sta monitorando l’evolversi dei fatti e si sta dirigendo verso l’istituto sammaritano – nel frattempo il Gruppo Operativo Mobile della Polizia Penitenziaria sta inviando oltre 70 unità negli istituti della Campania. Petralia ha anche chiesto alla Direzione Generale dei Detenuti e del Trattamento del DAP di disporre l’immediato trasferimento fuori dalla regione dei detenuti coinvolti nei disordini. (agg. di Dario D’Angelo)



RIVOLTA CARCERE SANTA MARIA CAPUA VETERE: DISORDINI CONCLUSI

Arrivano nuovi aggiornamenti sulla rivolta registrata nella notte al carcere di Santa Maria Capua Vetere. Come reso noto dal ministero della Giustizia in una nota, la situazione è tornata alla normalità, con i detenuti ricondotti nelle rispettive celle. Come già evidenziato, sono sei gli agenti aggrediti di cui tre finiti in ospedale, mentre il vice capo del Dap ha incontrato nelle scorse ore una rappresentanza di personale di Polizia Penitenziaria per ascoltare le varie istanze. Il ministero della Giustizia ha inoltre reso noto il trasferimento di 70 detenuti in altre carceri.



Dopo l’attacco di Matteo Salvini, Alfonso Bonafede ha commentato: «Da parte di certa politica c’è stata una strumentalizzazione vergognosa di quanto accaduto a Santa Maria Capua Vetere. C’è un’indagine della magistratura che, come sempre, va rispettata e abbiamo piena fiducia nelle verifiche disposte dal procuratore generale, Luigi Riello, a proposito delle modalità di controllo e notifica attuate giovedì mattina. Ma il valore del corpo della Polizia penitenziaria non è mai stato in discussione e merita rispetto. Strumentalizzare situazioni come queste per attaccarmi lo trovo veramente meschino», riporta Rai News. (Aggiornamento di MB)



RIVOLTA CARCERE SANTA MARIA CAPUA VETERE: 6 AGENTI AGGREDITI

Dopo l’episodio registrato ad aprile e le tensioni degli ultimi giorni, registrata una nuova rivolta nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, provincia di Caserta. Come riportano i colleghi de Il Mattino, sei agenti della Penitenziaria sono stati aggrediti da due detenuti extracomunitari. I due malviventi, dopo aver dato alle fiamme la propria cella, sono stati portati in infermeria ed in quel preciso istante hanno iniziato ad attaccare gli agenti.

Il quotidiano campano evidenzia che tre agenti sono stati costretti a ricorrere alle cure dell’ospedale: uno di loro ha riportato un trauma cranico, dopo essere stato raggiunto da un colpo di sgabello. L’intera sezione è stata messa a soqquadro dall’azione violenta dei due detenuti, che sono stati ovviamente denunciati all’autorità giudiziaria. Il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Bernardo Petralia, ha chiesto accertamenti urgenti. Sul posto il Provveditore regionale della Campania, Antonio Fullone, e il vice capo del Dap, Roberto Tartaglia.

RIVOLTA CARCERE SANTA MARIA CAPUA VETERE: LA RABBIA DI SALVINI

«Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni e dalla politica», la netta presa di posizione di Gaetano Napoleone, assistente capo della Penitenziaria, mentre i sindacati della Polizia Penitenziaria (Uspp, Osapp, Sinappe, Cisl, Uil e Cnpp) hanno messo in risalto che «il personale è stanco di subire aggressioni, per poi venire anche inquisito per tortura; i torturati siamo noi della polizia».

Arrivano le prime reazioni anche dal mondo della politica, Matteo Salvini si schiera al fianco degli agenti aggrediti e manda un messaggio al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede: «Carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): prima la rivolta in carcere, senza che un delinquente sia stato punito. Poi 48 poliziotti indagati per “tortura”, e stanotte altre violenze e altri poliziotti feriti. Basta, il limite è stato superato: ministro Bonafede, sveglia!». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore…