Ancora una notte movimentata in un carcere minorile, questa volta a Roma, a Casal del Marmo. Nella casa circondariale è nata una rissa, scaturita da un giovane detenuto che ha dato in escandescenza, scatenando un parapiglia tra detenuti. A dar vita al caos sarebbe stato l’atteggiamento violento di uno dei ragazzi, che avrebbe anche bruciato un materasso, dandogli fuoco: un comportamento che ha provocato la rabbia degli altri e che ha dato vita ad una vera e propria rivolta, con una conseguente caccia all’uomo e aggressioni agli agenti.
Per placare gli animi e riportare la calma nell’istituto, gli agenti della polizia penitenziaria hanno chiamato a supporto la polizia, che è intervenuta per ristabilire la normalità. Non è la prima volta che nel carcere minorile di Casal del Marmo succede qualcosa di simile: già a giugno, come ricorda Roma Today, si erano registrati disordini con un incendio all’interno della struttura.
Caos nel carcere minorile di Casal del Marmo: detenuti armati di spranghe e bastoni
Maurizio Somma, segretario nazionale del Sappe, in una dichiarazione ha spiegato che i detenuti hanno agito “armati di spranghe e bastoni ricavati dai tavolini distrutti e dalle finestre divelte” e così “hanno messo a ferro e fuoco l’istituto”. I disordini sono cominciati dopo lo scoppio della rissa, più o meno intorno alle 23, per poi proseguire fino alle 4 del mattino. Nel penitenziario romano erano presenti pochi agenti penitenziari che sono stati aggrediti tanto che uno di loro ha riportato lesioni alle costole mentre un altro è stato ricoverato per intossicazione da fumo.
Secondo quanto spiegato da Somma, “nel carcere, oltre ad alcuni rinforzi della Polizia Penitenziaria rientrati in servizio, sono dovuti intervenire i Vigili del Fuoco, due ambulanze e uomini della squadra mobile della Polizia di Stato”. I fatti avvenuti nell’istituto minorile romano mostrano, per l’ennesima volta, la necessità di un intervento concreto da parte dello Stato per riportare l’ordine nelle carceri, aumentando il personale e riducendo invece il numero di detenuti.