Edoardo Rixi, sottosegretario di stato al ministero delle infrastrutture e dei trasporti in quota Lega, è stato intervistato stamane in collegamento dal programma di Canale 5, Mattino Cinque. Le prime parole sono state per la notizia proveniente da Milano, circa la decisione di far pagare il phon 10 centesimi al minuto nelle piscine pubbliche. Edoardo Rixi ha commentato così, in maniera un po’ ironica: “Spezzo una lancia in favore delle piscine, uno dei temi è che negli ultimi 10 anni quasi nessuno ha provveduto a riuscire a trovare sistemi meno energivori. Per quanto riguarda i gettoni per il phon – ha aggiunto – quando andavo in piscina io pagavo il gettone per il phon, sarà che siamo di Genova (risata generale in studio ndr). A me non sorprende da questo punto di vista, son sempre stato abituato fin da piccolo a mettere il gettone”.
Edoardo Rixi si è poi soffermato sulla materia più di sua stretta competenza, ovvero, le infrastrutture, dopo l’assist di Francesco Vecchi che ha portato il caso di un cittadino che ha installato dei pannelli fotovoltaici, spendendo dei soldi, ma impianto al momento bloccato per questioni paesaggistiche dalla sovrintendenza locale: “Il ministero delle infrastrutture – ha spiegato Edoardo Rixi – ha circa 30 opere bloccate dalla sovrintendenza e mi risulta che a livello nazionale siano migliaia”.
EDOARDO RIX: “NON POSSIAMO AVERE DEI SIGNOR NO”
“La sovrintendenza tra l’altro non si può contestare, è un parere che una volta espresso non ammette ricorso se non al Tar. E’ basato su criteri spesso di carattere soggettivo, è difficile uscire da questo dedalo e su questo penso serva una profonda riforma. Mesi fa – ha continuato – avevo affrontato il caso di alcuni importanti investimenti di industrie sul fotovoltaico, erano stati imprenditori avveduti ma non gli era stata concessa, dopo due anni per problemi di carattere paesaggistico, l’autorizzazione”.
“E’ un tema – ha concluso Edoardo Rixi – che se vogliamo andare verso un reale transazione… non possiamo avere ‘signor no’ e veti senza appello. Chiaro che sul Colosseo – ha concluso – non va messo il fotovoltaico ma in molti centri urbani anche storici si può fare anche senza deturparli: si è creato un vero e proprio centro di potere”.