Si è parlato ovviamente del Quirinale e delle elezioni del presidente della repubblica, negli studi del programma di Rete 4, Controcorrente. In collegamento con Veronica Gentili vi era Marco Rizzo, segretario generale del partito Comunista italiano, che vede la possibile candidatura di Mario Draghi al Colle come una “fuga” dello stesso: “Chiaro che l’unicità del passaggio da presidente del consiglio a presidente della repubblica… non è mai successo, davvero segnerebbe una cesura anche rispetto diciamo alla prassi democratica di questo paese. Ma quello che vogliamo dire è che Draghi vuole scappare dall’essere presidente del consiglio – dice Rizzo in diretta televisiva sul quarto canale – perchè dopo un anno di governo, con un favore mediatico incredibile, adesso iniziano ad arrivare i nodi al pettine”.
Quindi aggiunge: “Draghi vuole andare al Quirinale anche per sottrarsi all’aumento delle bollette, ci hanno raccontato che c’era l’economia di green e di green vi sono solo i portafogli italiani per le bollette, sia delle piccole imprese che delle famiglie. Dal punto di vista dei licenziamenti, della crisi economica, di una ripresa che non esiste. Sarà che il governo ha accettato la cassa pensione dei giornalisti da 1.5 mezzo, l’Inpg, e la pagano tutti, i giornali e le tv sono tutti in favore di Draghi, ma adesso i nodi tornano al petto”.
QUIRINALE, RIZZO: “CON DRAGHI PRESIDENTE CI SARA’ REPUBBLICA PRESIDENZIALE”
Quindi Rizzo ha aggiunto e concluso: “Con Draghi Presidente della Repubblica avremmo di fatto una repubblica presidenziale, sarebbe di fatto la fine della politica”. Diverso invece il discorso dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco, anch’egli in collegamento con Controcorrente, che ha spiegato: “Questa del quirinale è l’unica elezione dove veramente il voto dei singoli parlamentari conta e i singoli parlamentari di sicuro non vogliono andare alle elezioni”.
“Il punto di vista di Giorgia Meloni – ha proseguito Buttafuoco – mi pare sia stato assolutamente coerente con quella che in questa prima fase è stata l’azione di movimento dell’intero centrodestra, ovvero, concentrarsi sulla candidata di Silvio Berlusconi. Ora c’è da fare ulteriore partita. Facendo un esercizio di realismo sono convinto che sappia perfettamente come la prospettiva elettorale sia ancora tutta da costruire quindi inevitabilmente ci sarà un presidente della repubblica che dovrà garantire ai singoli parlamentari di non andare alle elezioni”.