Il cantante Robbie Williams ha rivelato di aver venduto tutte le sue case. L’ex componente dei “Take That” non avrebbe più un posto in cui vivere e ha riferito di aver venduto la sua villa di Los Angeles al rapper Drake per 35 milioni di sterline in un accordo privato. A gennaio, inoltre, ha venduto la sua casa nel Wiltshire per 6,75 milioni di sterline. La famiglia sta ora valutando le sue opzioni. “In realtà non siamo da nessuna parte – ha detto l’artista -. Non abbiamo una dimora in questo momento, abbiamo venduto praticamente tutto, non viviamo da nessuna parte e stiamo cercando di capire cosa fare”. Robbie Williams ha condiviso la casa con la sua famiglia, Ayda Field, 42 anni, e i loro quattro figli: Theodora, Charlton, Colette e Beau.

Si dice anche preoccupato per i suoi figli, tanto da affermare: “I quattro figli sono costantemente un cubo di Rubik che stiamo cercando di risolvere, perché se sono a scuola non mi vedono perché sono dappertutto, e, se sono a casa, hanno un’altra serie di cose che sono un problema”. Al momento però Robbie Williams non ha né confermato né smentito di aver venduto la villa al rapper Drake: “Se fosse vero, avrei firmato un accordo di non divulgazione con qualsiasi canadese con cui è successo”. Nel frattempo, Robbie Williams sta realizzando il film ispirato alla sua vita, Better Man: “Sto girando un lungometraggio in Australia. Per un narcisista è un progetto meraviglioso, perché riguarda me e la mia vita”.

Robbie Williams minacciato di morte: “Volevano assoldare qualcuno…”

In un’intervista per il Mirror, Robbie Williams ha parlato delle conseguenze psicologiche del successo. Nei suoi primi anni da solista, per Robbie è stato difficile gestire il successo e la popolarità: “Il successo estremo porta con sé ansia, depressione e problemi di salute mentale. Combatti perché la tua privacy ti viene portata via, cerchi di fare una vita normale, ma ti sminuisci per non venire attaccato. Volevo andare in posti normali, ma non potevo, perché volevano ammazzarmi. Ci è voluto un po’ per accettarlo”. Robbie Williams ha infatti rivelato di aver scoperto a posteriori che qualcuno era stato assoldato per ucciderlo: “Non l’avevo mai detto, ma volevano assoldare qualcuno per assassinarmi. Sono diventato famoso a 17 anni, ero in una boy band da quando ne avevo 16 e ci è andata bene. A 21 anni ho iniziato a fare il solista, ho venduto 80 milioni di dischi, conquistato il record per il maggior numero di biglietti venduti in un giorno e così via”.

Il cantante è stato bersaglio di un serial killer. L’uomo misterioso sarebbe stato ingaggiato per uccidere Williams e solo il caso ha permesso a Robbie di salvarsi. “È andato via. Ho degli amici” ha poi aggiunto, specificando che proprio la conoscenza di alcune persone “losche” avrebbe messo in fuga il sicario, salvandogli la vita.