Robbie William ha rischiato grosso. Partito per una missione umanitaria ad Haiti, il cantante, ex star dei Take That, stava per essere decapitato. È successo nel 2010, tre mesi dopo il terremoto catastrofico che colpì Haiti, causando 250mila morti e 1,5 milioni di sfollati. “Eravamo ad Haiti per aiutare e hanno minacciato di tagliarci la testa – ha raccontato infatti Robbie Williams nel suo podcast “Postcards from the Edge”, ripreso dal Daily Mail – . È stata una cosa del tipo “dobbiamo cambiare strada?” e ripensandoci adesso, è stato davvero spaventoso”. Il cantante non era da solo: “C’ero anche io con te – gli ha fatto eco la moglie Ayda Fielde hanno minacciato di decapitare pure me”.



Robbie Williams ha rischiato di essere decapitato ad Haiti, poi però…

Robbie William è dunque arrivato nello Stato Caraibico per aiutare ma è stato minacciato da alcuni banditi del luogo. Questo però non l’ha scoraggiato, anzi. Messa da parte la paura, il viaggio di quattro giorni nel paese caraibico per conto dell’Unicef è servito al cantante per capire che voleva diventare padre. “Quando vai in un posto come Haiti, ti viene normale sentire la necessità di aiutare gli altri – ha ammesso il 46enne – . È terribile quello che è successo in quel posto e lavorare con i bambini, stare con loro, vedere la loro sofferenza, mi ha fatto venire voglia di avere dei figli”. E oggi di figli Robbie Williams ne ha ben 4: due femmine (Teddy, 7 anni e Coco, 21 mesi) e due maschi (Charlton, 5 anni e Beau, 4 mesi), avuti dalla moglie Ayda Field, di cui è innamoratissimo.

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