Robert F. Kennedy Jr, candidato alle presidenziali americane come indipendente, ha rischiato di morire a causa di un verme nel cervello. A raccontare la vicenda è il New York Times, secondo cui Kennedy rilasciò queste dichiarazioni durante una deposizione del 2012 nel corso della procedura di divorzio dalla sua seconda moglie, Mary Richardson Kennedy. La donna era morta suicida in quello stesso anno.



Nel corso della deposizione, Kennedy Jr spiegò di aver avuto una serie di problemi cognitivi, iniziati due anni prima: questi includevano perdita di memoria e annebbiamento mentale. Al politico, alcuni neurologi avevano diagnosticano un tumore: un altro medico capì però che i suoi problemi erano “causati da un verme che mi era entrato nel cervello, ne aveva mangiato una parte e poi era morto”.



Robert F. Kennedy Jr raccontava nel 2012: “Ho chiaramente problemi cognitivi”

Kennedy Jr ha scoperto la verità mentre faceva le valigie per un viaggio. Il medico ha ricevuto una telefonata da un medico del New York-Presbyterian Hospital che parlava di un parassita morto nel suo cervello. Nello stesso periodo a Kennedy fu diagnosticato anche un avvelenamento da mercurio, a suo dire a causa della sua dieta che includeva molto tonno, pesce che contiene quantità di mercurio più alte di altri: questo può causare seri problemi neurologici. Nella dichiarazione del 2021 avrebbe affermato: “Ho chiaramente problemi cognitivi. Ho una perdita di memoria a breve termine e ho una perdita di memoria a lungo termine che mi colpisce”.



Secondo l’Adnkronos, Robert F. Kennedy Jr ha poi raccontato di essere guarito dalla perdita di memoria e dall’annebbiamento, non riportando effetti collaterali dal parassita. Il politico è attualmente candidato alle presidenziali Usa: ha costruito una base di sostegno composta da elettori disamorati in tutto lo spettro politico, come spiega il New York Times. Kennedy Jr avrebbe un forte sostegno democratico, che arriverebbe fino al 20%: sarebbe infatti visto dagli elettori come un’alternativa a Biden.