Robert Frank se n’è andato: la leggenda del mondo della fotografia è morta all’età di 94 anni, la conferma arriva direttamente da Peter Gill della galleria Pace-McGill di Manhattan. Considerato uno dei punti di riferimento del Novecento, Frank si è spento a Inverness, in Nova Scotia, ed è ricordato da tutti per la sua grande arte innovatrice, in grado di rivoluzionare la fotografia documentaria. Svizzero naturalizzato statunitense, è molto conosciuto per il libro in bianco e nero “The Americans”, pubblicato nel 1958 a Parigi da Robert Delpire e, l’anno successivo, negli Usa dalla Grove Press. Parliamo di un grande reportage effettuato nel corso di un viaggio tra il 1955 e il 1956 che toccò ben 48 stati a stelle e strisce, intrapreso grazie alla borsa di studio assegnatagli dalla Fondazione Guggenheim.
ROBERT FRANK E’ MORTO, AVEVA 94 ANNI
Punto di riferimento degli esponenti della Beat Generation, Robert Frank negli anni Cinquanta iniziò una proficua collaborazione con lo scrittore Jack Kerouac, che scrisse l’introduzione alla sua opera manifesto. Nel 1959, invece, si trasformò in regista per girare il film Pull My Daisy: considerato il padre del New American Cinema, il lungometraggio venne interpretato da Allen Ginsberg e Gregory Corso. Il primo di una lunga serie di pellicole, basti pensare a Conversations in Vermont (1969) o About Me: A Musical (1971). Nel 1994 Robert Frank donò la gran parte del suo materiale artistico alla National Gallery of Art di Washington, mentre due anni più tardi ottenne l’Hasselblad Award, tra i più prestigiosi riconoscimenti fotografici. Un lutto che colpisce il mondo della fotografia: centinaia gli omaggi ed i messaggi di cordoglio comparsi sui social network nelle ultime ore.