Robert Kubica sarà il terzo pilota dell’Alfa Romeo per la stagione 2020 di Formula 1. Il pilota polacco dunque resta nel Circus dopo il Mondiale 2019 vissuto al volante della Williams, che ha permesso a Kubica di tornare in Formula 1 otto anni dopo l’incidente in un rally che ne ha stravolto la carriera. Bel colpo dunque per l’Alfa Romeo, che si aggiudica un collaudatore e pilota di riserva di indiscutibili qualità ed esperienza, che potrà certamente aiutare i titolari Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi nello sviluppo della monoposto. Robert Kubica arriva all’Alfa Romeo nell’ambito dell’accordo pluriennale di partnership con la Pkn Orlen, gigante polacco nel settore del petrolio che farà anche da co-title sponsor. Il nome della scuderia nel prossimo Mondiale di Formula Uno sarà dunque Alfa Romeo Racing Orlen. L’anno vissuto alla Williams con una vettura modestissima ha portato un solo punto a Kubica, dunque ecco la decisione di non essere più pilota titolare, tuttavia la carriera di Robert proseguirà in questa nuova veste.
ROBERT KUBICA TERZO PILOTA ALFA ROMEO: PARLA VASSEUR
Le suggestioni legate all’arrivo di Kubica all’Alfa Romeo sono numerose. Innanzitutto si deve ricordare che il team di fatto è la storica Sauber, cioè la scuderia (allora di proprietà della BMW) per la quale il polacco corse dal 2006 al 2009. Le parole di Frederic Vasseur, team principal e Ceo della Sauber Motorsport AG, sono dunque significative: “Siamo felici di riaccogliere Robert a casa e non vediamo l’ora di iniziare a lavorare con lui. È un pilota che non ha bisogno di presentazioni: è uno dei più brillanti della sua generazione e ha mostrato cosa significa determinazione lottando per tornare a correre dopo l’incidente. Il suo feedback sarà inestimabile mentre continueremo a lavorare per portare la macchina più in là nella griglia di partenza”. Se allora la Sauber era BMW, oggi l’Alfa Romeo significa anche essere in orbita Ferrari: naturalmente è ormai impossibile ipotizzare un futuro a Maranello per Kubica, ma questo dettaglio aggiunge fascino perché senza l’incidente quasi certamente il polacco avrebbe affiancato Fernando Alonso in Ferrari e chissà come sarebbe andata la storia…