Robert Smith, durante un’intervista rilasciata al Sunday Times, ha rivelato nuovi dettagli sull’album attualmente in lavorazione dei Cure, aggiungendo anche che potrebbe trattarsi dell’ultimo lavoro della band post-punk britannica. Recentemente il cantautore ha collaborato con il giovane gruppo dei Chvrches per il nuovo singolo ”How Not to Drown” ed è intervenuto al Sunday Times proprio in occasione di questa uscita inedita. E’ stato inevitabile chiedergli qualcosa a proposito del prossimo disco firmato The Cure, di cui Smith ha detto che sarà “molto emozionante” e ”metterà insieme dieci anni di vita distillati in un paio d’ore di musica molto intensa”. Ma le parole che hanno suscitato più scalpore sono quelle che fanno pensare a questo come l’ultimo progetto discografico del gruppo di ”Friday I’m in Love”, e tra i motivi ci sarebbe la difficoltà trovata nello scrivere le canzoni.
Robert Smith: “I miei testi raccontano stupidate”
”Non posso pensare che faremo qualcos’altro. Sicuramente io non posso farlo di nuovo”, questa è la frase che Robert Smith ha pronunciato nell’intervista e ha fatto in pochissimo tempo il giro del web. Già in passato era capitato che l’artista avesse fatto dichiarazioni tipo “ogni album dei Cure potrebbe essere l’ultimo”, ma questa volta sembrerebbe una decisione arrivata dopo un attento ragionamento. Inoltre l’ultimo progetto discografico della band risale al 2008 (4:13 Dream) e riguardo a questi tredici anni trascorsi, Smith ha spiegato che la lunga attesa può essere attribuita alla sua fatica nella fase di scrittura dei testi: ”Ho faticato più a finire le parole di queste nuove registrazioni dei Cure che in qualsiasi altro momento. Abbiamo registrato una ventina di canzoni e io non ho scritto nulla. Cioè, ho scritto molto, ma alla fine rileggevo e pensavo ‘Questa è spazzatura‘. Sono diventato un critico così severo con me stesso che penso ‘Chi sarà interessato a questo?‘ ed è una cosa davvero brutta. Stavo ascoltando i brani e ho pensato che questa fosse la migliore musica che questa band abbia mai fatto, i miei testi però raccontano stupidate”.