Christian Trajkovic, fratello di Robert Trajkovic, assassinato a Trieste a 17 anni per gelosia dal 21enne Alì Kashim, è intervenuto venerdì 22 aprile 2022 nel programma televisivo di Rai Due “I Fatti Vostri”. L’ospite ha esordito dicendo: “Mio fratello Robert era amico con il fratello minore dell’assassino, poi ha conosciuto il suo killer il giorno di Capodanno e ha iniziato a frequentare Letizia, l’ex ragazza di Alì Kashim”.



L’ultima volta che Christian ha visto il fratello minore Robert Trajkovic era il 7 gennaio, quando hanno festeggiato insieme il suo trentesimo compleanno: “Alle 22 lui doveva andare da Letizia, che gli aveva promesso un cellulare e un paio di scarpe come regalo. Poi Alì è sceso e l’ha ucciso. Letizia ha telefonato all’altro mio fratello Denis, alle 2 di notte, dicendo che Robert non si era presentato al bed and breakfast. La ragazza ha detto di averlo cercato tutta la notte, ma io non ci credo, per me non è vero. Letizia è stata indagata per favoreggiamento. Secondo me lei ha assistito all’omicidio, perché loro erano insieme quella sera in camera al b&b e hanno addirittura ordinato una pizza”.



ROBERT TRAJKOVIC, IL FRATELLO CHRISTIAN: “PERDONARE PROPRIO NON SI PUÒ”

Inizialmente, come riferito da Christian, “Alì ha chiesto perdono a mio padre per la sberla che aveva dato a Robert Trajkovic e di cui non sapevamo nulla. Lui poi è andato dai carabinieri, non ha confessato subito, ma si è sentito male, l’hanno portato al pronto soccorso, e lì ha detto di avere commesso il delitto. Robert non è stato solo strangolato, ma anche pestato, c’erano macchie di sangue ovunque. Era un ragazzo splendido, si prendeva le colpe al posto degli altri. Non fumava, non beveva, era un ragazzo d’oro. Ancora oggi i miei figli lo cercano, è un dolore enorme. In questo momento pensiamo ci siano altri complici che abbiano assistito a tutto ciò. Aspettiamo una risposta dai Ris”.



La famiglia di Alì ha scritto una lettera di perdono ai parenti di Robert Trajkovic, ma “non è accettabile. Un gesto del genere non può essere accettato. Non ci sono parole… Uccidere un ragazzo di 17 anni è una cosa imperdonabile. Proviamo un dolore che non auguro a nessuno”.