Le recenti dichiarazioni di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, hanno scosso in modo non indifferente l’opinione pubblica. La donna, sia durante la trasmissione Chi l’ha visto che poi anche a Ore 14, ha svelato pubblicamente un presunto atteggiamento morboso da parte di Anna Corona nei suoi confronti e l’odio scaturito da un suo conseguente rifiuto. Aggiungono qualcosa le rivelazioni di Piera Maggio su Anna Corona? A rispondere è stata la criminologa dottoressa Roberta Bruzzone, che intervenendo in collegamento alla trasmissione di Rai2 di Milo Infante ha asserito: “Sotto il profilo generale è un coefficiente in più, potenzialmente, di rancore. C’è una condizione dove Piera inizia ad assumere un ruolo ancora più importante. Per queste persone diventa una persona che sottrae”. Il concetto è chiaro: “Tu hai tolto una cosa a me, addirittura hai rifiutato, ed è giusto che tu paghi. Ovviamente sto parlando per ipotesi”, ha proseguito la criminologa. “Ma lo scenario sotto il profilo personale tra queste due donne inizia ad essere carico di aspetti sconcertanti”, ha aggiunto.



L’elemento relativo all’interesse di altro genere, secondo la criminologa, non deve portare a sconvolgere ma vero è che l’altro membro della coppia dovrebbe esserne a conoscenza e la verifica di tale aspetto potrebbe essere semplice da compiere. “Immagino che Pietro Pulizzi avesse inteso che forse la moglie non era così interessata ad avere una relazione sessuale con lui in quanto maschio. Il matrimonio era già fallito quando incontra Piera Maggio, da una parte c’è una nuova famiglia che nasce con al centro Denise e dall’altra una donna che porta rancore”, ha aggiunto.



ROBERTA BRUZZONE E IL COMMENTO SUL CASO DENISE PIPITONE

Quanto sottolineato da Roberta Bruzzone è dunque una sorta di doppio rifiuto e doppio odio da parte di Anna Corona verso Piera Maggio. Tra gli altri aspetti commentati dalla criminologa nel corso della trasmissione di Rai2, anche l’interrogativo su Jessica Pulizzi: “Lei dice di essere rimasta a casa tutto il giorno ma viene poi sconfessata da una serie di spostamenti con un epicentro preciso che è casa di Denise e che sul punto decide di fornire delle informazioni false. Evidentemente non voleva far sapere dove fosse e riteneva di poter celare questa importante informazione, questo è un punto di partenza chiarissimo”. Quindi ha commentato anche le intercettazioni in cui Anna Corona sembrerebbe tutt’altro che terrorizzata dagli inquirenti: “Mi risulta che il fatto che un indagato menta proprio nella fase iniziale dell’inchiesta sia letto in senso inverso. Non è timore di poter riferire, quasi tutte le persone che hanno qualcosa di temere propendono di mentire nelle fasi iniziali dell’inchiesta”, ha commentato, basandosi ovviamente anche sul suo lavoro.

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