Non c’è ancora traccia dell’assassino di Sharon Verzeni, che quasi un mese fa ha tolto la vita alla giovane barista di 33 anni a Terno d’Isola, mentre faceva una passeggiata. La ragazza voleva dimagrire in vista del matrimonio del prossimo anno e per questo motivo si era rivolta ad una nutrizionista che le aveva consigliato di passeggiare. La notte del 29 luglio Sharon sarebbe uscita sola perché il fidanzato, Sergio Ruocco, dormiva, dovendo la mattina dopo fare mattina a lavoro. L’uomo dunque non ha accompagnato Sharon nella passeggiata serale: sarebbe stato a letto nei minuti in cui la compagna veniva uccisa, come raccontato e come testimonierebbero anche le telecamere dei vicini di casa, che non lo hanno visto uscire.



Sulle pagine di Libero, la criminologa e psicologa Roberta Bruzzone analizza quanto accaduto: “Sharon non usciva tutte le sere, non era un suo schema comportamentale. Perché la sera in cui poi è stata ammazzata si è chiusa la porta di casa alle spalle? E perché non ha avvisato il compagno? Lui avrebbe potuto svegliarsi, non trovarla e preoccuparsi. Forse non voleva fargli sapere che andava via? E perché?”. Tanti interrogativi, dunque, ma non è chiaro se Sharon avesse un appuntamento con qualcuno e non volesse farlo sapere al compagno, Sergio.



Roberta Bruzzone: “Le risposte si troveranno nel cellulare di Sharon”

Roberta Bruzzone crede che Sharon Verzeni abbia avuto un’interazione prolungata con il suo assassino, quella sera. Questo perché in cinquanta minuti ha percorso solo 630 metri, una distanza che si copre in meno di dieci minuti, soprattutto per chi è abituato a camminare come faceva lei. Dunque, il resto del tempo deve aver fatto altri, come ad esempio avere un appuntamento o parlare con qualcuno e poi essere uccisa forse perché il suo assassino, non era felice di come fosse finita la conversazione tra loro.



La criminologa non ha dubbi: “Credo che non bisogna cercare lontano e molta risposte si troveranno nel cellulare di Sharon”, spiega a Libero. Al momento Bruzzone non dubita di Sergio Ruocco ma solamente l’esame più approfondito di tutte le telecamere lungo il percorso potrà dire di più su quanto accaduto quella sera nel paesino di Terno d’Isola.