Roberta Bruzzone è intervenuta a Ore 14 sul caso dell’omicidio di Saman Abbas. Lo ha fatto sottolineando le tante, troppe, versioni rilasciate dagli imputanti, spesso intercettati. Si riferisce in particolare alle due intercettazioni avvenute il 20 e il 29 ottobre 2021 ai danni di Ikram Ijaz, uno dei due cugini (l’altro è Nomanhulaq Nomanhulaq), arrestati a maggio dell’anno scorso mentre tentava la fuga in Francia. In una intercettazione durante l’ora d’aria, Ikram dice al compagno di cella che l’esecutore materiale dell’omicidio è stato lo Danish Hasnain.



Sulle varie versioni trapelate fino a questo momento, Roberta Bruzzone mette in allerta sulla possibilità di un depistaggio. “Attenzioni a queste versioni cangianti – ha spiegato la criminologa – Non vorrei che ci fosse una strategia e cioè dire tante cose, tutto e il contrario di tutto, e alla fine, davanti alla corte che dovrà giudicare, il giudicato possa risultare come un soggetto non pienamente affidabile nelle sue valutazioni”.



Roberta Bruzzone sull’omicidio Saman Abbas: ‘Non dimentichiamo che qui non abbiamo un corpo’

Per Roberta Bruzzone non bisogna dimenticare che “qui non abbiamo un corpo”, quello di Saman Abbas. Allo stato attuale si sa che la ragazza è stata uccisa – e questo è stato già accertato – nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021. Alle 00.09 Saman Abbas esce di casa vestita con abiti occidentali e uno zaino con la mamma e il papà che, però, si tiene più distante. Dopo pochi passi resta sola con la mamma perché il padre si ferma. È una telecamera di sorveglianza posizionata nelle vicinanze a riprenderli. Due minuti dopo, ormai usciti dall’inquadratura della telecamera, si vedono i genitori rientrare da soli. A 00.15 esce ancora il padre, va di nuovo verso le serre e ritorna alle 00:22 tenendo lo zaino di Saman e cercando di nasconderlo dalla telecamera.



Non essendoci il corpo di Saman Abbas non c’è ancora un riscontro oggettivo. “Ma dalle dichiarazioni intercettate a più riprese dai protagonisti – continua Roberta Bruzzone – quando abbiamo un imputato che continua a cambiare versione, in circostanze diversi, con interlocutori diversi, a volte c’è anche un po’ il giochino di dire ‘Ma vedi che alla fine dico tante di quelle stupidaggini che vai a sapere quando ho detto la verità, semmai l’ho detta’”.