Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella regione Lazio, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del programma “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente ufficiale dell’Università Niccolò Cusano. L’esponente grillina ha parlato della situazione un po’ caotica che si sta vivendo negli ultimi tempi a Roma, spiegando senza troppi giri di parole: «Dopo 3 anni di giunta Raggi io vivo in uno stato personale di costernazione per la mia città. Bisogna fare un’operazione verità. Quando tempo fa uscirono sull’Espresso alcuni audio rubati alla sindaca Raggi in colloqui con Ama, ci sono stati dei momenti in cui Raggi con molta sincerità ha detto: questa città è fuori controllo. Mi conforta il fatto che anche il sindaco se ne renda completamente conto». La Lombardi cerca comunque di difendere l’operato del M5s.
ROBERTA LOMBARDI, CAPOGRUPPO M5S LAZIO
«Non possiamo essere sempre definiti come incapaci noi del M5S – prosegue nella sua disamina – lo sforzo deve essere fatto per dire: questo è il lavoro che stiamo facendo, questi sono gli ostacoli che troviamo, romani capitelo. Però bisogna ammetterlo anche al di fuori di una registrazione rubata e spiegarne i motivi. Non basta dire: stiamo lavorando – aggiunge – abbiamo sgomberato le villette dei Casamonica. Abbiamo bisogno anche di non vedere i cassonetti stracolmi, il verde curato». Fra i problemi più complicati da risolvere in quel della capitale, vi è soprattutto quello legato allo smaltimento dei rifiuti: «Non si risolvono dall’oggi al domani – confessa – non abbiamo più una discarica a Roma, fortunatamente, ma nella chiusura di quella discarica bisognava trovare una soluzione alternativa per 1 milione e 700mila tonnellate di rifiuti all’anno. Questo non è stato fatto da Comune e Regione. Siamo in un momento in cui il Comune non sa dove andare a conferire l’immondizia – spiega facendo comunque capire che non verrà realizzata una nuova discarica – andare a parlare in questo momento di una nuova discarica sarebbe comunque una soluzione tampone. La sindaca in previsione futura dice che non vuole un’altra discarica, ma un ciclo di rifiuti dove il rifiuto diventi una ricchezza, però ci vuole tempo».